Yerba mate: la bevanda del papa
Pubblicato il Settembre 30, 2014 - Benessere
Bevanda tipica delle popolazioni indigene dell’America del sud.
Bere mate è sinonimo di amicizia e convivialità.
Un’abitudine principalmente argentina, un “rituale sociale” da offrire ai propri ospiti o da condividere con la proprio famiglia.
La Yerba mate è apprezzata, proprio per le sue origini sud-americane, anche da Papa Francesco I, a cui sono stati dati in dono gli utensili necessari per la preparazione di questa gustosissima e benefica bevanda dell’amicizia.
Nei paesi di lingua spagnola la pianta viene chiamata yerba mate, oppure tè dei Gesuiti, poiché veniva coltivata nell’America meridionale proprio dai Gesuiti, i quali incrementarono l’utilizzo ed il commercio di questa erba.
Stiamo parlando dell’ Ilex paraguariensis, comunemente chiamato Matè, un albero sempreverde della famiglia delle Aquifoliaceae attualmente coltivato in Brasile, Paraguay e Argentina del nord, paesi dove è possibile trovarlo anche allo stato spontaneo.
Le foglie giovani, raccolte quando i frutti sono maturi, vengono essiccate, sminuzzate e, similmente alle foglie del tè, utilizzate per la preparazione di infusi dall’azione tonica-stimolante.
L’assunzione dell’infuso a base di yerba mate è una pratica indigena, appresa poi dai colonizzatori spagnoli e tutt’oggi è un rito quotidiano che sta prendendo sempre più piede anche tra i paesi occidentali.
Il nome della pianta, Matè, deriva da mati, che nella lingua guarany indica le piccole zucche utilizzate per la preparazione dell’infuso.
Le foglie di matè, vengono poste in questa piccola zucca cava (fatta in legno od in metallo) e ricoperte di acqua calda, non bollente; la bevanda viene bevuta con la bombilla, una particolare cannuccia in metallo che presenta ad una estremità una sorta di filtro per impedire alle foglie di essere aspirate.
Proprietà ed effetti benefici del matè
L’utilizzo di questa bevanda, oltre ad avere uno scopo di tipo sociale, ha senza dubbi effetti positivi per la salute.
La presenza di caffeina, determina l’azione stimolante a carico del sistema nervoso centrale: stimola l’attività celebrale e aumenta nei muscoli la capacità di resistenza alla fatica.
La concentrazione di caffeina presente nel matè è comunque inferiore rispetto a quella del tè e del caffè, quindi, la consumazione dell’infuso, pur creando un effetto stimolante, non causa insonnia o irritabilità.
Le foglie sono molto ricche anche in polifenoli e vitamina C, sostanze responsabili dell’azione antiossidante, in particolare di protezione dell’apparato cardio-vascolare.
Apprezzata è anche la capacità del Matè di facilitare i processi digestivi e di favorire la diuresi.
Recenti studi hanno indagato anche sulle potenzialità della pianta nel trattamento del sovrappeso: il matè sembrerebbe in grado di favorire l’eliminazione dei grassi e ridurre l’appetito (azione attribuibile principalmente alla presenza di caffeina).
Tuttavia non vi sono ancora dati clinici confermati a riguardo.
Tossicità e precauzioni nell’uso
Alcuni studi epidemiologici, effettuati su campioni di popolazioni dell’America del sud, hanno segnalato, in questi paesi, un aumento di forme tumorali (soprattutto a carico dell’esofago).
Ad oggi, è possibile attribuire questo rischio alle presenza di idrocarburi aromatici policiclici, sostanze cancerogene che si formano dalla incompleta combustione di materiale organico (per esempio nel fumo di sigaretta, nei cibi cotti ad elevate temperature, nell’inquinamento atmosferico).
La presenza di queste sostanze dannose, all’interno delle foglie del matè, è conseguenza della loro modalità di essiccamento: le foglie infatti vengono affumicate, ossia sottoposte per tempi prolungati ai fumi prodotti dalla combustione del legno.
Questo particolare trattamento può comportare una concentrazione significativa di idrocarburi aromatici nell’erba stessa e nella bevanda.
Tuttavia, l’effetto dannoso si manifesta solo con assunzioni elevate, ripetute e prolungate nel tempo.
Quindi l’assunzione moderata ed equilibrata di Matè, non comporta alcun rischio, ma solo effetti benefici sul nostro organismo, grazie alle proprietà stimolanti e tonificanti.
La yerba mate, è di per sé una pianta priva di effetti tossici e di sostanze dannose, perciò è necessario diffondere, soprattutto in America latina, una nuova coltura sull’utilizzo di questa bevanda e soprattutto sul trattamento delle foglie.
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