Un menu natalizio speziato per te!

Pubblicato il Dicembre 9, 2021 - Benessere

Iniziata la stagione invernale con addobbi e luci.. si è pronti per festeggiare il Natale, con una prima stesura del menù per un pasto coi fiocchi!

I menù famigliari per questa festività sono spesso accompagnati da un’abbondanza di cibo, con conseguente necessità di assumere digestivi, che aiutino il nostro organismo in vista del cenone di fine anno.

Ed ecco che arrivano in nostro soccorso le preziose quanto saporite spezie!

Risotto al Basilico; lasagne alla Zucca, con Porri, Nocciole e Pimento; praline di Castagne affogate al cioccolato; bavarese di Pere in crosta di Albicocche e Pistacchi.. sono solo alcuni esempi di piatti del tradizionale menù che possono essere impreziositi dalla presenza delle spezie.

Il classico alberello di tramezzini, gli alberi di sfoglia, il panettone gastronomico o gli intramontabili vol au vent farciti o tartine, possono essere aumentati di sapore con l’aggiunta del Kororima, una pianta appartenente alla stessa famiglia dello Zenzero, con proprietà antinausea e antispasmodiche; gusto piccante con retrogusto morbido e amaro, usata in miscele di spezie come il berberé, e ottima per cucinare uova, focacce e verdure.

Ad antipasti con il pesce quali: girelle al salmone, baci di dama salati con rillettes di tonno, gamberi in salsa rosa, frittelle di baccalà o dei semplici anelli di totano è possibile dare un’aggiunta gustosa alle papille gustative utilizzando i Grani del paradiso (molto amati dalla regina Elisabetta I d’Inghilterra per aromatizzare la birra). Capaci di unire senso di freschezza e calore allo stesso tempo, possono sostituire il pepe in molti piatti con sentori di agrumi ed erbe, cannella e cardamomo; con proprietà digestive che contrastano l’accumulo di grassi, grazie al 6-paradol composto fenolico ad azione termogenica.

Come non citare poi tra i primi piatti: le lasagne o la pasta fresca all’uovo, tortellini, agnolotti con ripieni succulenti, fino ai risotti e alle zuppe; a questi tradizionalissimi piatti un’aggiunta di Lime nero essiccato, antiemorragico, disinfettante, e che aiuta nel diminuire i livelli di glucosio nel sangue; potrebbe movimentare il solito banchetto! donando un retrogusto affumicato con note acidule.

Oppure si può aggiungere del Macis dal sapore intenso e aromatico, delicato con accento agrumato che ricorda la noce moscata, e dalle benefiche proprietà su cuore e pressione sanguigna, un’efficace azione digestiva ed inoltre un antisettico naturale (contrasta l’alito cattivo).

Tra i secondi, che siano essi di carne o di pesce, come l’arrosto, il polpettone, stufati vari con patate e salsiccia, spezzatini e scaloppine, merluzzo in crosta di patate, polpo e patate, calamari ripieni, seppie e piselli, gamberi e gamberoni o tonno al sesamo… una bella spolverata di Kokum dal profumo fruttato, dolce e intenso, e dal sapore agrodolce e retrogusto persistente, può avere un’azione regolatrice della produzione biliare ed è importante per la salvaguardia del sistema immunitario, nonché delle funzioni epatiche e cardiache.

L’aggiunta dei semi di Papaya ai piatti di carne, utile ad esempio in marinatura per la presenza della papaina (enzima che rompe le fibre della carne rendendola più tenera), fornisce al piatto un ingrediente ricco di antiossidanti, con proprietà anti-arteriosclerotiche; consentendo una buona digestione e andando anche in aiuto della pelle (antiage).

I dolci per i quali c’è sempre spazio nello stomaco, dal panettone al pandoro, alla crostata di Natale, fino alla crema al mascarpone, panpepato e biscotti vari possono trasformarsi con una piccola aggiunta di Charoli, semi ricchi di vitamina E e zinco, molto usati nei dolci di origine Indiana (budino di riso e yogurt), utili nei disturbi digestivi e per la purificazione del sangue.

Il pranzo di Natale è un momento di ritrovo e di gioia per le papille gustative ed il nostro stomaco, ovviamente senza eccedere in ciò che ingeriamo, che potrebbe causare diverse conseguenze negative per il nostro organismo, come ad esempio pesantezza o senso di nausea… è qua che con curiosità gastronomica e l’aggiunta di particolari aromi e spezie è possibile dare un tono diverso alla tradizionale pallette di sapori ed aiutare il nostro organismo in questo pasto corposo, quanto però delizioso e aggregante.

GABRIELE DALLO

Dottore in Tecnologie Alimentari

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