Tisane, infusi e decotti: le differenze e le modalità di preparazione
Pubblicato il Febbraio 23, 2015 - Benessere
Le Tisane sono dei prodotti erboristici che hanno come base acqua e piante officinali.
Appartengono alla categoria degli estratti vegetali chiamati idroliti ossia estrazioni di piante secche per mezzo dell’acqua.
Fino a cent’anni fa le tisane erano il principale mezzo per somministrare le piante al fine di ottenere un determinato effetto curativo.
Il nome Tisana significa appunto ti-risana e si intende un miscuglio di piante triturate (in taglio tisana) ed essiccate che vengono miscelate in base a principi di sinergia tra gli effetti di ogni singola erba.
Regole per la composizione base di una tisana
Seppur nella concezione comune per tisana si intende una semplice bevanda da degustare calda, essa in realtà è a tutti gli effetti una vera e propria preparazione erboristica in cui i principi medicamentosi, contenuti nelle piante essiccate, vengono estratti per mezzo dell’acqua. Le erbe inoltre non vengono associate solo in base al gusto ma prima di tutto seguendo uno schema ben preciso.
- Da 1 a 3 piante costituiscono il Rimedio base (Remedium cardinale – 60%), responsabili dell’effetto principale della tisana.
- 1-2 piante come Adiuvanti (Adjuvans – 20%) ossia quelle piante che sostengono e rafforzano l’azione del rimedio base grazie ad una azione sinergica o che ne favoriscano l’assorbimento dei principi attivi.
- 1 pianta come Complemento (Constituens – 10%) che si aggiunge per rendere piacevole la miscela anche da un punto di vista visivo, come il colore. Due esempi lo sono il Karkadè e le bacche di Rosa canina che conferiscono alla tisana un bel colore rosso intenso.
- 1 pianta come Correttore (Corrigens – 10%) che ne migliora il sapore e l’odore della tisana. I principali correttori del gusto sono Liquirizia, Menta, Anice e Finocchio.
Per la preparazione di una tisana corretta bisogna inoltre tenere conto di altri fattori:
- Omogeneità: associare sempre parti di piante omogenee in termini di durezza e delicatezza (associate radici con cortecce e fiori con foglie; non associate mai fiori e radici perché richiedono modalità di preparazione differenti).
- Effetti sinergici: bisogna tenere sempre conto della sinergia e dell’antagonismo degli effetti e quindi non associare mai due piante con effetto contrapposto.
- Una tisana corretta contiene non più di 5-6 piante al fine di garantire un’azione mirata per l’effetto che si vuole ottenere.
Metodi di Preparazione
Esistono quattro principali metodi di preparazione degli idroliti: macerazione, digestione, infusione e decozione.
Sebbene la macerazione e la digestione sono metodi tutt’oggi utilizzati, ci soffermeremo maggiormente sull’infusione e la decozione quali metodi più comuni e casalinghi nella preparazione delle tisane.
L’INFUSIONE consiste nel versare dell’acqua bollente sopra alle piante triturate ed essiccate. Segue un periodo di riposo che varia dai 5 ai 30 minuti. Gli infusi devono essere preparati e consumati al momento in quanto sono delle preparazioni che non si conservano bene nel tempo. Questa estrazione è ottimale per tutte le parti di piante delicate quali fiori e foglie.
La DECOZIONE si effettua generalmente con parti di pianta dure e consistenti come semi, cortecce, radici, ma anche foglie o fiori coriacei (x es: fiori di Opuntia ficus indica si preparano per mezzo della decozione). Le erbe essiccate vengono messe in acqua fredda e quindi portate ad ebollizione. Il tempo di ebollizione varia in base alla durezza della parte di pianta e dai principi che contiene al suo interno e può andare dai 3 ai 10 minuti (non di più). Segue un periodo di riposo a fuoco spento per circa 10-15 minuti con l’accortezza di coprire la pentola con un coperchio per evitare l’evaporazione dei principi attivi. Si procede poi con il filtraggio utilizzando un semplice colino a maglie strette. Il decotto può essere consumato anche freddo e si conserva per 1 o due giorni se posto in frigorifero.
Dosaggio consigliato per infusi e decotti: 1 cucchiaio raso ogni 250 ml di acqua (una tazza da latte).
Se si ritiene opportuno si può dolcificare le tisane con il miele (miele di tiglio, miele di tarassaco, miele di eucalipto, ecc..).
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