Macerazione
Estrazione che consiste nel mantenere la pianta a contatto con un liquido (solvente)
Il processo di macerazione
La macerazione è una tecnica estrattiva che viene condotta a temperatura ambiente.
Consiste nell'immergere la pianta in un liquido (acqua, olio, alcol, ecc..) all’interno di un recipiente ermetico, per un tempo variabile, in base al materiale vegetale ed al liquido utilizzato.
La pianta, prima di essere messa in macerazione, deve essere opportunamente trattata, separata dal materiale estraneo come terriccio, sassi, piante infestanti e parti non idonee all’ estrazione.
La materia vegetale può essere utilizzata fresca o secca in base all’estratto finale che si vuole ottenere.

Come deve essere il materiale vegetale nella macerazione
Al fine di aumentare il contatto tra il materiale vegetale da estrarre ed il liquido (solvente), la pianta viene opportunamente sminuzzata.
Le particelle non devono essere troppo grandi altrimenti il solvente non sarebbe in grado di penetrare nelle cellule più interne, ma non devono neanche essere ridotte allo stato di polvere; ciò comporterebbe la perdita dei principi attivi volatili (oli essenziali) contenuti all’interno della pianta e la difficile separazione per filtrazione del materiale vegetale dal liquido utilizzato, una volta terminato il tempo di macerazione.
Come deve essere il solvente nella macerazione
Il solvente deve essere scelto in base alla natura chimica dei composti contenuti all’interno della pianta, ossia tenendo conto della loro solubilità e all’uso che si vuole fare dell’estratto.
L’alcol in genere è il solvente che viene maggiormente utilizzato poiché è in grado di estrarre la maggior parte delle molecole contenute all’interno della pianta (principi attivi), sia che siano esse idrofile, solubili cioè in acqua, sia che siano lipofile e quindi solubili in olio o in altri solventi organici.
Si utilizza un olio vegetale quando si vuole isolare solo le componenti lipofile (grasse), mentre l’acqua viene utilizzata per estrarre solo i principi idrofili.
Estratti vegetali che si possono ottenere per macerazione
OLEOLITI in cui la pianta, fresca o secca, è lasciata macerare in un olio vegetale (olio d’oliva, meglio se extravergine o olio di semi).
TINTURE e TINTURE MADRI ottenute per macerazione della pianta in una miscela di acqua e alcol.
MACERATI GLICERICI (chiamati anche Gemmoderivati), il cui liquido è costituito da una miscela in quantità uguali di alcol etilico, acqua e glicerina.
Le parti della pianta che si mettono a macerare in questa miscela, sono in genere i tessuti embrionali della pianta, come gemme e giovani germogli.
ESTRATTI GLICOLICI ottenuti in seguito macerazione della pianta nel glicole propilenico.
Questo solvente è ammesso solo per uso esterno.
Gli Oleoliti e gli Estratti Glicolici vengono impiegati per uso esterno.
Tinture, Tinture Madri e Macerati Glicerici invece vengono impiegati sia per uso esterno che interno.
Si raccomanda di mescolare la pianta all’interno del recipiente almeno una volta al giorno, per tutto il tempo di durata della macerazione, per far si che il solvente penetri omogeneamente in tutto il materiale vegetale.
Terminato il tempo previsto, si procede con il filtraggio del macerato in modo da separare le erbe dal liquido di estrazione.
Il residuo della pianta, essendo ancora imbevuto di solvente, necessita una successiva torchiatura al fine di recuperare tutto il liquido utilizzato ricco in principi attivi.
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