STANCHEZZA PRIMAVERILE: SINTOMI E RIMEDI
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Anche se tutto intorno a noi comincia a fiorire e se le tanto attese giornate di sole riportano la voglia di uscire e risvegliarsi dal torpore del freddo inverno, può comunque capitare, a molti di noi, di sentirsi avvolti da uno stato di stanchezza generale, mancanza di energie, sonnolenza e spossatezza.
Questi sono i sintomi della così detta stanchezza primaverile, che clinicamente si definisce con il termine di astenia (dal greco stenos ossia “mancanza di forze”).
L’astenia può essere una condizione passeggera legata, come in questo caso, al cambio di stagione, ma al contempo, se protratta per lunghi periodi, può essere il primo campanello di allarme di un quadro clinico più complesso; perciò, imparare ad ascoltarsi, volersi bene e concedere al nostro organismo le giuste attenzioni è fondamentale per non trascurare sintomi che, seppur banali, potrebbero essere conseguenza di condizioni più gravi, sia fisiche (anemie, disturbi metabolici, infezioni virali, ecc…) che psicologiche (depressione).
Ma perché ci si sente così stanchi proprio nella stagione del risveglio?
… “Aprile dolce dormire”, un proverbio popolare che esprime in maniera semplice ma veritiera lo stato di sonnolenza e fiacchezza generale che si può percepire proprio in questo periodo.
Le cause sono principalmente legate ad una fase di adattamento del nostro organismo a nuovi ritmi: con la primavera le giornate diventano più lunghe e il passaggio all’ora legale determina parecchie ore di luce in più; questa situazione spinge l’organismo ad accelerare la sua attività corporea consumando più energia che si traduce in un calo delle forze.
Un’altra valida causa è data dalla stagione invernale passata: il nostro organismo è reduce dei vari attacchi virali, influenze e raffreddori che hanno causato stati di debilitazione e consumo di sostanze importanti come la vitamina C.
È proprio con l’arrivo della bella stagione che aumenta l’attività funzionale dell’organismo al fine di depurarsi dalle sostanze accumulate durante l’inverno e di recuperare le difese immunitarie.
Recuperare le energie con le piante officinali
Di sicuro un’efficace aiuto ci viene dato dalle piante adattogene, in grado cioè di migliorare le capacità di adattamento dell’organismo, aumentando le sue difese immunitarie e rendendolo maggiormente reattivo ai fattori di stress.
Queste piante sono molto utili anche per ritrovare la brillantezza mentale che viene meno nel momento in cui la sonnolenza prende il sopravvento causando difficoltà nell’attenzione e nella concentrazione.
La Rodiola (Rhodiola rosea), l’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) e il Ginseng (Panax Ginseng) ne sono i principali esempi.
Anche il Ribes nero (Ribes nigrum) può essere un ottimo rimedio contro la stanchezza funzionale, grazie al suo elevato contenuto in vitamina C.
Un prezioso ricostituente naturale è rappresentato dall’Avena (Avena sativa), semplice cereale che viene definito “donatore di oligoelementi” poiché contiene quantità notevoli di fosforo, potassio, magnesio e zinco (in quantità superiore rispetto a quelli che si trovano nel Frumento).
Dell’Avena viene utilizzato il frutto non decorticato il quale contiene sostanze importanti contro l’affaticamento neuro-muscolare (trigonellina).
Questa sostanza è anche uno dei costituenti principali del Fieno greco (Trigonella foenum-graecum) che, proprio per questo, si ritrova spesso associato all’Avena per completarne l’azione.
Il Fieno greco contiene inoltre proteine ad elevato valore biologico, sostanze minerali e vitaminiche che ne fanno un ottimo tonico-stimolante a livello del sistema nervoso centrale, azione attribuibile anche alla presenza di un buon quantitativo di fosfolipidi.
Un altro suggerimento da seguire per combattere la stanchezza primaverile è quello di non cedere alla pigrizia: di sicuro stare all’aria aperta, praticare sport ed avere ritmi e abitudini regolari aiutano l’organismo a reagire adattandosi meglio al cambiamento ed ad uscire definitivamente dal letargo invernale.
Elisa Carnevale
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