Rosa mosqueta, nuovo elisir di giovinezza

Pubblicato il Settembre 5, 2022 - Benessere

Il nome Rosa mosqueta deriva dalla lingua spagnola, e indica alcune piante di Rosa selvatica con frutto.

Le principali specie di Rosa utilizzate per l’estrazione di olio sono R. moschata, R. rubiginosa e R. canina conosciuta in inglese come Rose hip, che è diffusa in America Meridionale, dove cresce spontanea in ambienti umidi e freddi.

Per l’ottenimento dell’olio pregiato s’inizia con la raccolta manuale delle drupe ad inizio primavera, le quali vengono fatte essiccare a temperatura controllata per separare i semi dalla polpa. I semi vengono fatti poi essiccare e sono spremuti a freddo per mantenere inalterati il più possibile i principi attivi. Che possono cambiare molto in base al metodo di estrazione utilizzato (caldo, freddo o con solventi), causando modifiche delle proprietà dell’olio vegetale, per variazione della sua composizione chimica.

L’olio ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della specie floreale, ha proprietà cosmetiche antiaging ed è usato per le sue caratteristiche astringenti e rinfrescanti in caso di cicatrici, bruciori, rossori, smagliature, occhiaie e la fragilità dei capelli in quanto ricco di acidi grassi omega 3 e 6 (importanti componenti delle membrane cellulari), nonché diversi antiossidanti quali:

  • Vit. E: aiuta le cellule ad essere più solide,
  • Squalene: proprietà emollienti e antiossidanti,
  • Vit. K: contribuendo alla normale coagulazione del sangue può avere effetti positivi in caso di couperose e arrossamenti
  • Retinolo: forma attiva della Vit. A, dalle qualità rassodanti e stimolanti la riparazione cellulare.

Composto da acidi grassi essenziali polinsaturi come:

  • Ac. linoleico: 41%, non sintetizzato dal nostro organismo, entra a far parte della composizione delle ceramidi (con ricostruzione dei lipidi epidermici e promuovendo la coesione delle cellule cutanee, nonché utile nel limitare la perdita di acqua dalla pelle mantenendola idratata);
  • Ac. linolenico: 39%, acido trans-retinoico, isomero della Vit. A e concentrazioni di antiossidanti naturali quali Vit. E, carotenoidi e fitosteroli i quali hanno funzione di rinnovamento cellulare.

Sostanze essenziali per la sintesi di prostaglandine, preposte ai processi di rigenerazione delle membrane e dei tessuti cutanei grazie alla presenza dell’acido trans-retinoico potenziando integrità, efficienza e immunità naturale delle cellule.

Questi acidi grassi presenti nell’olio conferiscono freschezza e idratazione alla pelle ammorbidendola, donando nutrimento e arricchendola con proprietà leviganti e rigeneranti.

Si tratta di un olio vegetale viscoso semi-liquido di colore arancione scuro ottimo, se biologico certificato, utilizzato puro o mescolato con oli essenziali, come ad esempio:

– Olio essenziale di Limone: aumenta le proprietà antirughe e rigeneranti,

– Oli essenziali di Lavanda, Elicriso, Rosmarino e Salvia: aiutano a contrastare cicatrici e scottature; come anche quelli di Mandarino e Gelsomino.

Vi è da differenziare tra l’olio di Rosa canina e quello di Rosa mosqueta in quanto ottenuti da due specie differenti (Rosa canina e la Rosa rubiginosa) con proprietà e utilizzi simili, ma estratti da semi diversi con proprietà diverse tra loro.

L’olio di Rosa mosqueta è possibile reperirlo anche sotto forma di perle commestibili per uso interno, utili per avere un supporto di acidi grassi essenziali, vitamine e antiossidanti proteggendo l’apparato cardiovascolare e cerebrale.

È importante conservare l’olio in un apposito recipiente scuro e lontano da fonti di calore in quanto può andare incontro ad ossidazione che lo rende inefficace, evitare l’applicazione prima dell’esposizione al sole, e se usato in quantità eccessiva sulla pelle può risultare comedogenico e favorire la formazione di punti neri.

L’olio di Rosa mosqueta è un alleato della pelle in particolar modo per pelli secche, screpolate o mature che hanno bisogno di riprendere elasticità e turgore in quanto ha effetti cosmetico-dermatologici sulla rigenerazione cutanea ed è un elemento indispensabile per i processi di rinnovamento cellulare, e per questo è definito, non a caso, elisir di giovinezza.

 

GABRIELE DALLO

Dottore in Tecnologie Alimentari

 

 

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