Psillio: benefici ed utilizzo
Pubblicato il Maggio 6, 2021 - Benessere
Plantago psyllium è volgarmente detta Erbe delle pulci o Pulicaria e appartiene alla famiglia delle Plantaginaceae. L’etimologia del suo genere deriva da Plantago cioè pianta, riferito alla forma delle foglie di altre piante del suo genere, simili alla pianta del piede; mentre psyllium deriva dal greco psyllia che significa pulce per l’aspetto dei suoi semi.
Il suo habitat è l’area Mediterranea, soprattutto le coste; in genere nella aree dove cresce l’Olivo, da 0 a 900 m s.l.m., in zone come incolti aridi, pascoli, suoli arenosi, radure e boschi radi.
È una pianta poco vistosa, un’erbacea annuale alta 15-30 cm, con fusto pubescente ghiandoloso, semplice o ramificato e foglie opposte. In alto gli internodi sono brevi e le foglie risultano essere quindi molto fitte, quasi a fiocco.
Le foglie sono lunghe 5-6 cm, larghe pochi mm, strette all’estremità e pubescenti. Quasi sempre hanno un peduncolo all’ascella, lungo qualche cm, che porta una spiga di 1 cm circa, sferica o ovale, con pochi fiori a calice e corolla quadripartiti. Le brattee della spiga hanno identiche dimensioni, sono lanceolate e lunghe quanto i fiori.
I semi si raccolgono a maturità completa del frutto, cioè a luglio-agosto, poco prima che cadano dalla pianta; recidendo la pianta alla base.
La droga dello Psillio è il seme e il suo tegumento.
Il frutto è una capsula deiscente, binoculare contenente in ogni loggia un solo seme lungo 2-3 mm, di forma ovoidale, colore bruno e che presenta una macchia scura al centro. L’alto indice di rigonfiamento dei semi permette di formare, a contatto con l’acqua, una mucillagine che contiene xilosio, arabinosio, acido aldobiuronico, alcaloidi monoterpenici, lipidi, steroli, proteine, zuccheri e il glucoside aucuboside.
La mucillagine ha un’azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente, regolarizza il transito intestinale, stimola la peristalsi (lassativo meccanico), limita l’assorbimento dei nutrienti, ha un effetto prebiotico.
Ha anche un’ottima azione sfiammante delle mucose intestinali – anche in caso di diarree infantili: in questo caso i semi vanno assunti senza acqua perché devono essere in grado di assorbire quella in eccesso a livello intestinale. Diversamente, nei casi di stitichezza è bene prendere i semi dopo i pasti con abbondante acqua e dopo averli fatti rigonfiare preventivamente.
Inoltre lo Psillio si può utilizzare esternamente come lenitivo sulle cuti infiammate.
Lo Psillio è una droga sicura e non ha nessuna controindicazione alle dosi indicate, eccetto in caso di occlusione intestinale; e inoltre potrebbe rallentare o inattivare l’assorbimento dei farmaci se assunto a meno di un’ora di distanza da questi.
Attualmente si utilizza molto in cucina proprio per la sua proprietà legante come sostituto dell’uovo e/o come sostituto dei formaggi filanti.
Di seguito una ricetta proprio dedicata a questa sua caratteristica:
Mozzarella di anacardi e psillio
(ricetta della Dott.ssa Giulia Napolitano, erborista e nutrizionista)
Ingredienti:
- 100 g di Anacardi
- 350 ml di acqua + altra per ammollo Anacardi
- 2 cucchiai di Psillio in polvere
- 2 cucchiai di succo di Limone (oppure: un cucchiaio e mezzo di yogurt di cocco + 2 cucchiaini scarsi di aceto bianco)
- un pizzico di sale
- Aglio in polvere
- lievito in scaglie
Preparazione:
Si inizia mettendo gli Anacardi in acqua calda in una ciotola, in un’altra ciotola mettete invece l’acqua (350 ml) e lo Psillio.
Scolate poi gli Anacardi e metteteli in un potente frullatore insieme allo Psillio reidratato (che sarà colloso), e al succo di Limone (o yogurt di cocco)
Attenzione al vostro frullatore! Se usate il bicchierino piccolo tenderà a risalire arrotolandosi fin dentro il motore. Usate quindi o il bicchiere grande, oppure frullate prima gli Anacardi con i Limone o lo yogurt e poi aggiungete lo Psillio con molta attenzione, magari con un frullatore ad immersione.
Aggiungete, mentre frullate, il lievito, giusto un cucchiaio, il sale e un pochino di polvere di Aglio.
Mettete poi il composto in una ciotola leggermente unta e copritela con pellicola o stoffa cerata. Tenetela in frigo per almeno 2-3 ore.
Togliete dalla ciotola e tagliate a fette.
Se volete mangiarla così potete condirla con pomodori freschi, olio, sale e Basilico.
Quello che avanza si conserva in frigo fino a 2 settimane.
ANJA LATINI
Erborista iscritta al RNEP n. GLT0018S
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