Pompelmo: storia, proprietà e benefici

Pubblicato il Marzo 29, 2017 - Benessere

Il Pompelmo appartiene al Genere Citrus e fa parte della famiglia delle Rutaceae.

L’origine geografica non è Asiatica, come le altre Citrus, ma è il Centro America e più precisamente Jamaica e Isole Antille, dove nel 1700 fu selezionato.

Questo agrume per svilupparsi al meglio vuole un clima caldo quasi subtropicale dove la temperatura rimanga tra i 20 e i 28° C, un clima non eccessivamente secco o ventoso e una posizione soleggiata.

Nei secoli successivi alla sua nascita questo agrume, è stato sempre più apprezzato e coltivato non solo nei suoi luoghi d’origine ma anche nel resto del continente americano, in particolare Florida e Texas; e successivamente in Asia, Sudafrica e Israele, che rimane uno dei principali esportatori di Pompelmo in Europa durante l’inverno.

Intorno agli anni ’90 fu commercializzato in America il Pompelmo rosa, il quale è del tutto simile a quello giallo almeno esteriormente sia come forma che come buccia, ma che al suo interno racchiude una polpa rosa, appunto, più dolce e succosa.

Il Pompelmo a livello botanico non fu distinto dal Pomelo (Citrus maxima) sino al 1830 quando fu denominato Citrus paradisi, denominazione che fu leggermente modificata nel 1950 in Citrus x paradisi, la sua attuale denominazione botanica.

Oggigiorno è accettata la teoria secondo cui i Pomeli sono i veri Citrus originali, mentre i Pompelmi ne sono antichi ibridi (di Pomelo e Arancio dolce).

Mentre il Pomelo ha trasmesso il gusto e la succosità, l’Arancio ha contribuito con il volume più ridotto e la forma leggermente appiattita… il risultato è il Pompelmo, che conserva il gusto del Pomelo (che può arrivare a pesare oltre 10 Kg) e le dimensioni dell’Arancio.

Il Pompelmo è un albero sempreverde alto dai 5 ai 6 metri, anche se può raggiungere i 16 metri di altezza, con radici fittonanti profonde.

Le foglie, numerose nella chioma, misurano 15 cm in lunghezza; hanno forma ellittica, margine intero leggermente crenato, lamina interamente ondulata, sommità del lembo leggermente acuminata e base ovata. Sono alterne, glabre e con breve picciolo alato, dotato di spine. La lamina superiore e di colore verde scuro, mentre quella inferiore è più chiara e penninervia, con nervatura centrale molto in rilievo.

I fiori sono bianchi, uniti in infiorescenze ascellari che possono arrivare sino a 20, con diametro di 3 cm. Il frutto è un esperidio, cioè una bacca globosa riunita in grappoli, con diametro di 10-15 cm, buccia gialla e liscia (epicarpo), o rosa nella varietà rosa appunto. La parte interna della buccia (mesocarpo o albedo) è di colore bianco e si presenta di consistenza spugnosa. All’interno la polpa è suddivisa in spicchi (11-14) racchiusi da pareti membranose sottili. Il sapore della polpa è amarognolo, più accentuato nella varietà gialla, meno nella rosa.

La polpa contiene dei semi simili a quelli del limone.

Dal punto di vista nutrizionale il Pompelmo è ricco di vit. C,  ferro, potassio e calcio. Viene considerato alcalino ed è una buona fonte di flavonoidi, cumarine e terpeni, mentre quello rosa contiene anche licopene e carotene.

Questo frutto viene utilizzato per aiutare a perdere peso corporeo. I composti fenolici aiutano l’organismo a disintossicarsi da agenti cancerogeni, mentre le pectine potrebbero aiutare a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre le placche nelle arterie. Un flavonoide specifico, la naringina, è considerato antinfiammatorio e spasmolitico.

Uno studio pubblicato nel 2006 ha rilevato che il consumo di metà pompelmo fresco assunto prima dei pasti per tre volte al giorno, per oltre 3 mesi, equivalenti al peso di 1,6 Kg è in grado di ridurre il peso corporeo e migliorare l’insulino resistenza, in soggetti obesi sia con che senza sindrome metabolica. Nel gruppo di pazienti con sindrome metabolica si è rilevata una riduzione del peso corporeo maggiore rispetto al gruppo placebo.

Va sempre ricordato che il Pompelmo va utilizzato con cautela o addirittura evitato se si stanno utilizzando farmaci, perché interagisce con molti di essi; cioè aumenta o riduce (a seconda del farmaco) la biodisponibilità del principio attivo, variandone la farmacocinetica.

Il Pompelmo può essere utilizzato anche per uso esterno sotto forma di olio essenziale che essendo stimolante, può essere utilizzato all’interno di oli vegetali (olio di mandorla, jojoba, germe di grano, olio di cocco) come olio per migliorare la circolazione.

In aromaterapia l’olio essenziale è stimolante dell’umore, rende più allegri e ottimisti.

Possiamo anche aggiungerne qualche goccia in un bicchiere d’acqua, per infiammazioni gengivali, contro le afte o problemi di alitosi.

ANJA LATINI

Erborista iscritta al RNEP n. GLT0018S

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