Piatti d’autunno: fusilli con pesto di ruchetta selvatica ed erba di san pietro
Pubblicato il Settembre 9, 2014 - Casa
Per tutti gli amanti della cucina naturale ecco un’ appetitosa ricetta utilizzando due importanti piante selvatiche, ricche di proprietà nutrizionali e di antiche tradizioni della medicina popolare.
Ingredienti per 4 persone:
300 g di fusilli
40 g di Ruchetta selvatica
8 foglie di Erba di San Pietro
20 g di pinoli
1 spicchio d’aglio (facoltativo)
4 cucchiai di pecorino stagionato
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale e pepe
Preparazione:
Lavate le erbe selvatiche, asciugatele e frullatele con un filo di olio d’oliva, il pecorino e i pinoli.
Chi preferisce può aggiungere l’aglio nel pesto.
Aggiungete eventualmente un cucchiaio d’acqua di cottura dei fusilli se il pesto dovesse risultare troppo denso.
Cuocete la pasta e condite. Servite subito con qualche pinolo intero per decorare
RUCHETTA SELVATICA (Diplotaxis tenuifolia DC)
Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (o Crucifere).
È diffusa allo stato spontaneo e nei luoghi incolti in tutte le regioni d’Italia.
È molto simile nel sapore alla Rucola comune. Per la precisione il termine rucola deriva dal greco erèugomai, che significa ruttare, rigettare per il particolare sapore amaro e pungente della pianta.
Le rosette della ruchetta si possono raccogliere dalla primavera all’autunno.
Si consiglia sempre di utilizzarla cruda (come per tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Crucifere), altrimenti verrebbero meno tutte le vitamine (B e C) e le sostanze solforate.
ERBA DI SAN PIETRO (Tanacetum balsamita L.)
Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Compositae, originaria dell’Asia occidentale e conosciuta nelle varie ragioni italiana come Menta romana, Erba amara o Erba della Madonna.
Le foglie della pianta contengono una vasta gamma di oli essenziali.
Secondo la tradizione si usava applicare sulle vesciche causate da ustioni un cataplasma fatto con le foglie di Erba di San Pietro.
L’olio estratto dalle foglie ha proprietà lenitive sulle punture di zanzare ed è in grado di rimarginare le ferite velocemente.
Per il profumo delle foglie era utilizzato anche per dare un aroma speziato alla birra.
(Ricetta tratta da “Erbe in Tavola: spontanee, selvatiche, aromatiche” di Silvia Strozzi)
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