Viola del pensiero
Nome Botanico: Viola tricolor L.
Pianta erbacea annuale o biennale, le foglie sono alterne, ovate e a margine dentato.
I fiori solitari, di dimensioni molto grandi e lungamente picciolati.
La corolla è costituita da 5 petali che presentano colorazioni intense.
In genere possono essere bianchi-gialli o violetti con il centro scuro, ma tuttavia sono presenti numerose varietà di diversi colori.
La fioritura avviene nei periodi freschi dell’anno e quindi all’inizio della primavera (marzo) e in autunno (ottobre).
Il frutto è una capsula ovale.
Per scopi officinali vengono coltivate principalmente due varietà di Viola tricolor:
- Viola tricolor var. arvensis che presenta il fiore bianco e piccolo
- Viola tricolor var.vulgaris che presenta fiore più grande e di colore violetto
Storia e curiosità
Una leggenda riportata da Plinio narra che Zeus trasformò una ninfa dal nome Io, sua amante, in una giovenca, e sotto i suoi passi crescevano le Viole del pensiero, di cui essa si sarebbe nutrita.
Da sempre la Viola tricolor è considerata per la medicina popolare, un rimedio tradizionale ed efficace contro la crosta lattea.
Taglio Tisana
Le piante raccolte vengono poi essiccate all’ombra o in stufa alla temperatura di 50°C. L’essiccazione deve avvenire in tempi brevi per evitare che il fiore si danneggi.
Tintura Madre
Si lascia macerare la pianta intera fresca in una soluzione idroalcolica a titolo di 45°.
Clima e Terreno
La Viola tricolor cresce bene nelle zone temperate.
Se la messa a dimora delle piantine si effettua in autunno è consigliabile scegliere terreni esposti in pieno sole; se invece il trapianto avviene in primavera sono da preferirsi terreni in semi-ombra, per proteggere la coltura dalle calde giornate estive che potrebbero danneggiare i fiori.
Si sconsiglia, tuttavia, di non insidiarle in zone di ombra completa poiché troppo poca insolazione provoca fioriture stentate.
La Viola tricolor è una pianta che resiste molto bene alle basse temperature, comunque utili dato che favoriscono la germinazione e una fioritura abbondante.
Per quanto riguarda il terreno la Viola tricolor predilige terreni umidi, ma bisogna fare attenzione ad eventuali ristagni.
Impianto e Propagazione
La propagazione della coltura avviene generalmente per seme; ogni piantina ne produce in grandi quantità e quindi la semente risulta facilmente reperibile.
Solitamente si semina in semenzaio, preparando dei contenitori con terriccio misto di torba e sabbia.
Il terreno viene bagnato e, una volta sparsi i semi, si va a ricoprire con uno strato di sabbia, necessario a mantenere l’umidità.
I semenzai vanno poi mantenuti al freddo e al buio, condizioni necessarie per garantire una buona germinabilità.
Le piantine vengono messe a dimora quando presentano almeno 3-4 foglie, in primavera o in autunno.
È possibile anche effettuare la semina diretta in campo, in terreni ben ombreggiati, ma in questo caso la germinazione e la densità di impianto non sono del tutto garantite.
La propagazione della coltura di Viola tricolor può avvenire anche per talee.
L’impianto di queste si pratica in primavera, facendole radicare in luoghi freschi e umidi fino a completo attecchimento.
Durata della coltura
La coltura in genere viene fatta durare 1 o 2 anni.
Cure colturali
La coltura necessita di abbondante acqua. È preferibile quindi mantenere sempre il terreno bagnato.
Per garantire una buona fioritura è bene fertilizzare regolarmente con concimi per piante fiorite, almeno ogni 20-30 giorni.
La Viola tricolor è sensibile all’attacco di parassiti in particolare alle limacce e alla mosca bianca. Possono essere attaccate anche dagli afidi.
Raccolta
La Viola tricolor viene raccolta al momento della fioritura (marzo e ottobre).
La droga è rappresentata dalla pianta intera compresa la radice.
È stato osservato che le piante raccolte di mattina presto, contengono un maggior quantitativo di olio essenziale, rispetto a quelle raccolte nella tarda mattinata.
Parti utilizzate
Parte aeree fiorite
Proprietà ed Impiego
I principi attivi contenuti all’interno della Viola tricolor sono mucillagini, derivati salicilici ad attività antinfiammatoria e in particolare nel fiore flavonoidi e antociani.
Il fitocomplesso conferisce alla pianta un effetto globale sull’organismo ma in particolare manifesta un’interessante attività a livello del tessuto cutaneo. la Viola tricolor infatti viene classificata come pianta depurativa e deputata al drenaggio cutaneo, utile nel trattamento di acne, eritemi, pruritri, psoriasi, eczemi, ecc..
La sua azione deriva da un blando potenziamento dell’attività epatica, della secrezione biliare e della diuresi; il buon funzionamento dei nostri sistemi di detossificazione, in particolare del fegato, ha un effetto benefico e generale su tutto l’organismo e, molto spesso, si ottengono effetti efficaci anche per le malattie a carico della pelle.
La Viola tricolor, oltre all’azione depurativa gode di proprietà antisettiche, per la presenza dei tannini, e antinfiammatorie, per la presenza di derivati salicilici ed è in grado di contrastare l’eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee.
Proprio per queste proprietà, di grande interesse è il suo impiego nel trattamento dell’acne giovanile, non solo anche in caso di affezioni dermatologiche del cuoio capelluto di natura seborroica.
Le mucillagini contribuiscono all’effetto emolliente della pianta che la rende un ottimo rimedio in caso di pruriti e dermatiti di vario tipo. La pianta può essere utilizzata anche per uso topico.
Sono stati osservati buoni risultati nell’uso della Viola tricolor, per il trattamento della crosta lattea nel bambino. In questo caso l’infuso viene somministrato alla madre, se l’allattamento non avviene in maniera naturale, il latte preparato può venire successivamente diluito con l’infuso di Viola tricolor.
Le sue importanti proprietà depurative la fanno rientrare nelle formulazioni destinate alle cosiddette cure depurative primaverili, spesso in associazione con Cardo mariano, Bardana, Fumaria, Carciofo, ecc..