Timo

Nome Botanico: Thymus vulgaris L.

Indice

Arbusto, suffruticoso, cespuglioso, molto ramificato con fusti eretti o semiprostrati, che tendono a lignificare dopo alcuni anni. Le foglie sono opposte, punteggiate, brevemente picciolate, lanceolate di colore grigio-verde, più chiare nella pagina inferiore per la presenza di peli.

L’apparato radicale è fascicolato. I fiori sono di piccole dimensioni, tubolari di colore bianco o roseo-violaceo, raggruppati in spicastri all’ascella delle foglie. Fiorisce in giugno-settembre. Il frutto è un tetrachenio.
L’olio essenziale è presente nella pianta fin dai primi stadi di sviluppo vegetativo. La massima attività si sintesi e di accumulo si ha nel periodo immediatamente precedente la fioritura.

Altre specie

Il Thymus è un genere altamente polimorfo.

Le specie che possono aver maggiore interesse dal punto di vista commerciale sono:

  • Thymus zygis L.: originario della penisola Iberica. Si differenzia dal Thymus vulgaris per la dimensione più piccola, le foglie sessili e i fiori bianchi o color porpora. Da questa specie si ottiene un olio essenziale, altamente penetrante.

 

  • Thymus serpyllum: specie molto diffusa allo stato spontaneo in tutta l’area europea. È caratterizzato da portamento prostrato. Presenta proprietà terapeutiche similari al Thymus vulgaris, anche se tuttavia sono minori ed inoltre più difficile è per questa specie l’estrazione dei principi attivi. Ha inoltre un minor contenuto in olio essenziale. L’olio essenziale che si ottiene viene chiamato “serpolino” che ha proprietà simili a quello del timo comune.

Storia e curiosità

Il nome deriva da una pianta egiziana, tham, che veniva utilizzata per l’imbalsamazione.
Secondo altre fonti, il nome deriva dal greco thymos e significa profumare.

 

 

 

Essicazione

Taglio Tisana e Polvere

La pianta viene tradizionalmente essiccata in rametti e le foglie utilizzate come odori da cucina oppure all’interno di infusi.

Essiccazione
distillazione

Olio Essenziale

L’olio essenziale di Timo si estrae per distillazione in corrente di vapore dalle foglie e dalle sommità fiorite fresche o parzialmente essiccate.

La resa in olio essenziale della pianta intera fresca è dello 0,5-0,8%.

Difficilmente, nei nostri ambienti, il contenuto di olio essenziale supera l’1%.

Distillazione in corrente di vapore
macerazione

Tintura Madre

USi ottiene lasciando a macerare in una soluzione idroalcolica a titolo di 70° la parte aerea fiorita della pianta.

Macerazione

Clima e Terreno

Cresce bene in terreni soleggiati ed in ambienti con inverno mite, nei climi caldo-aridi la pianta produce un maggior quantitativo di olio essenziale, ma tuttavia lo sviluppo vegetativo è più modesto.
È spontaneo in tutta l’area mediterranea fino a 1500 m. e predilige terreni calcarei e leggeri.

Impianto e Propagazione

Preferibilmente l’impianto viene effettuato in primavera, con talee o per divisione del cespo, metodiche che garantiscono una buona omogeneità della coltura; ma è possibile effettuare la propagazione anche per seme, sia in pieno campo su un buon letto di semina con terreno ben affinato; oppure con trapianto di piantine ottenute precedentemente in semenzaio.
La semina diretta viene comunque sconsigliata a causa della disomogeneità genetica della coltura, e per le piccole dimensioni del seme.

 

Durata della coltura

La durata della coltura è di circa 3-4 anni, in seguito la pianta tende a lignificare. Pur essendo una pianta perenne, nei climi più freddi si comporta da annuale, in quanto molto sensibile alle basse temperature.

Cure colturali

Il Timo è considerato una pianta poco esigente in termini di concimazioni.
In caso di climi più freddi, è consigliabile, nel periodo autunnale, intervenire con la pacciamatura.
Nel corso della coltura sono necessarie frequenti sarchiature per il controllo delle infestanti.

Raccolta

Se il materiale è destinato alla distillazione, la raccolta è bene effettuarla in piena fioritura.
Se invece si vuole ottenere il prodotto erboristico, la raccolta avviene all’inizio della fioritura, in quanto il materiale a questo stadio vegetativo risulta maggiormente apprezzato dal mercato.
Di norma si esegue un solo taglio all’anno, ma se le condizioni climatiche risultano favorevoli (climi miti, caratterizzati da una certa piovosità estiva) è possibile effettuare un secondo taglio in agosto-settembre.
Il taglio si esegue cercando di asportare il più possibile le foglie basali che sono più ricche in olio essenziale.
La resa è variabile negli anni ed in media si aggira intorno a 8-10 t/ha di prodotto fresco.
Il timo raggiunge il massimo della produzione al terzo anno di impianto.

 

 

 

Parti utilizzate

Fiori e foglie.

Proprietà ed impiego

Utilizzato, grazie al suo odore e sapore aromatico e per la presenza di principi amari, per le proprietà aperitive e carminative che manifesta. Impiegato come regolarizzatore dell’appetito e stimolante digestivo.
Il Timo veniva utilizzato come coadiuvante nel trattamento della gastrite cronica.
L’olio essenziale e i tannini invece manifestano azioni battericide e antifermentative.
La pianta presenta inoltre attività antisettiche, toniche e antispasmodiche, per questo fortemente consigliata come condimento da cucina, unitamente ad altre spezie aromatiche.
Recentemente, in seguito a studi su modelli animali, sono state attribuite al timo proprietà antiossidanti.
Importanti sono le segnalazioni della pianta sulle funzioni disintossicanti dell’organismo, favorendo la traspirazione e la diuresi, quindi può risultare efficace nel trattamento di forme reumatiche, raffreddore, ecc.
Il Timo viene utilizzato da sempre per le sue proprietà antisettiche, espettoranti, mucolitiche e antitussive quindi trova largo impiego nel trattamento delle affezioni respiratorie.
Prove in vitro hanno messo in evidenza, le proprietà antibatteriche e antifungine dell’olio essenziale.
Per uso esterno il Timo, viene impiegato per detergere e disinfettare piccole ferite, per rafforzare le gengive, in caso di stomatiti e previene la formazione delle carie. Per questo lo si ritrova spesso all’interno di dentifrici.
Viene utilizzato spesso nella balneoterapia in caso di dolori reumatici e muscolari, in quanto sembra calmare il dolore.
In cosmetica rientra all’interno di preparazioni destinate alla detersione della pelle grassa e impura ed inoltre in prodotti destinati al conforto dei piedi.

Presenta una discreta produzione mellifera.

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