Petasites
Nome Botanico: Petasites officinalis Moench
Pianta erbacea, perenne con grosso rizoma tuberoso e strisciante.
I fiori, riuniti in capolini, fioriscono prima della comparsa delle foglie.
È una pianta che presenta dimorfismo sessuale: le piante maschili hanno fiori disposti in una spiga composta da capolini, con corolla rossastra.
I fiori della pianta femminile, invece, sono più piccoli e formano un racemo allungato.
Entrambi fioriscono in primavera da marzo a maggio.
Le foglie sono di dimensioni molto grandi e facilmente riconoscibili perché a forma di cuore; in estate si sviluppano fino a 50-80 cm di diametro.
Il lembo delle foglie è arrotolato e leggermente dentato. La lamina superiore delle foglie è glabra e di color verde intenso, invece la lamina inferiore è bianco-grigiastra.
Le foglie sono dotate di picciolo rossastro, striato e scanalato.
I frutti sono degli acheni dotati di pappo, struttura che permette la dispersione del seme attraverso il vento.
Altre specie
Vi sono altre specie molto simili al Petasites officinalis, sia per aspetto che per proprietà, queste sono:
Petasites albus
Petasites paradoxus
Petasites fragrans
Storia e curiosità
Il nome Petasites deriva dal greco petasos, che significa ombrello o capello per ripararsi dalla pioggia.
I “curanderi” brasiliani, già utilizzavano la pianta in caso di ipertensione essenziale e ipertensione in menopausa.
Dioscoride raccomandava l’uso delle foglie di Petasites per curare piaghe infette e a lenta guarigione.
Nel passato le informazioni non sono sempre chiare poiché spesso la pianta è stata confusa, come nel caso di Plinio, con la Bardana (Arctium lappa).
Il massimo successo del Petasites si ebbe nel Medioevo, quando la pianta era largamente utilizzata per curare le malattie infettive, in particolare la peste, tant’è che veniva chiamata anche con il nome di “herbe à la peste”.
Da sempre, nella tradizione erboristica, il Petasites è considerata una pianta pettorale, utilizzata per il trattamento delle vie respiratorie e dell’asma.
Ad oggi, Il Petasites non trova largo mercato, poiché il suo utilizzo risulta desueto.
Taglio Tisana
Dopo la raccolta le radici vengono accuratamente lavate, tagliate e messe ad essiccare.
Dal punto di vista erboristico vengono utilizzate principalmente le foglie essiccate per ottenere il taglio tisana per infusi e decotti oppure vengono utilizzate fresche per la preparazione di sciroppi.
Il Petasites difficilmente viene coltivato, poiché cresce spontaneo, spesso come infestante ed è molto diffuso nei terreni umidi, ombreggiati e lungo i corsi d’acqua fino a 1500 m.
La propagazione avviene per divisione delle radici in autunno (ottobre-novembre).
In campo erboristico la droga è costituita da i rizomi, dalle foglie adulte e dai fiori (meno utilizzati).
Raccolta
La raccolta in genere viene effettuata a mano;
Le radici di Petasites vengono raccolte in primavera o in autunno, l fiori in primavera e le foglie in estate.
Parti utilizzate
rizomi, foglie adulte e fiori
Proprietà ed Impiego
Il Petasites manifesta principalmente attività antispasmodica, antiallergenica, antibronchitica e bechica.
L’azione spasmolitica è attribuibile principalmente alla petasina, molecola che ha mostrato un’attività molto simile a quella della papaverina presente nel Papavero.
Tale azione si manifesta principalmente in caso di costipazione delle vie aeree superiori: la petasina, rafforzata dall’azione dei flavonoidi, va ad agire sulla muscolatura bronchiale esercitando un’azione spasmolitica.
Fin dall’antichità il Petasites ha trovato impiego come ottimo rimedio antiasmatico e per calmare la tosse (azione favorita anche dalla presenza di mucillagini soprattutto a livello della foglia).
L’azione antispasmodica si estende anche all’intestino e alle vie biliari ed ha manifestato effetti benefici anche in caso di gastrite.
Un altro impiego della pianta è nel controllo pressorio.
Recenti studi hanno portato risultati brillanti nel trattamento dell’ipertensione in menopausa.
Il Petasites viene consigliato anche in caso di cefalee da tensione, di tipo emicranico o dovute a disturbi della digestione.
Altri studi hanno voluto indagare sugli effetti antiallergici della pianta: dai risultati ottenuti, seppur preliminari, vedono nell’utilizzo costante e regolare di Petasites, un potenziale antistaminico naturale.
Tuttavia tale azione necessita di studi più approfonditi che ne vadano a confermare l’efficacia.
Per uso esterno, le foglie possono essere applicate sul viso come decongestionanti in caso di pelle arrossata.