Perilla

Nome Botanico: Perilla frutescens (L.) Britton

Indice

La Perilla è una pianta annuale della stessa famiglia della Menta che cresce fino a un’altezza di 30-60 cm.
Presenta foglie opposte, cuoriformi, appuntite e con margine dentellato.
Ha infiorescenze apicali, molto simili a quelle del basilico.
Emana un odore fortemente aromatico.

Altre specie:

La classificazione botanica nel caso di Perilla frutescens è poco chiara.
Esistono infatti alcune varietà che vengono però classificate in modo differente a seconda dell’autore.
Anche se ora sembrano essere state unificate in un’unica specie, possiamo fare una distinzione tra due varietà coltivate:

Perilla frutescens var. frutescens (o var. japonica), chiamata anche “egoma” viene coltivata per l’olio che si ricava dai semi.

Perilla frutescens var. crispa, chiamata anche “shiso” viene coltivata come pianta aromatica e medicinale e può avere foglie verdi oppure rosse.

Del genere Perilla esistono inoltre altre specie meno comuni e che non hanno uso officinale come: Perilla citriodora, Perilla hirtella e Perilla setoyensis.

Torchiatura

Olio Spremuto a Freddo

I semi di Perilla contengono circa il 35-45% d’olio vegetale che si estrae per spremitura a freddo.

Torchiatura e spremitura

Clima e Terreno

La Perilla non necessita di particolari condizioni ambientali.
Generalmente predilige posizioni soleggiate e terreni a medio impasto ben drenanti.
Vegeta bene in terreni acidi, con un pH di 5.5-6.
La pianta non è resistente al freddo e richiede temperature maggiori di 18°C per sopravvivere.

Impianto e Propagazione

Le piante di Perilla possono essere facilmente riprodotte per seme.
Anche per quanto riguarda la percentuale di germinazione ci sono delle differenze tra Perilla frutescens var. frutescens e Perilla frutescens var. crispa: la prima raggiunge percentuali di circa 55-90% mentre la seconda di circa 30%.
La semina viene eseguita a maggio in semenzaio e dopo circa un mese, quando le piantine raggiungono un’altezza di 15 cm, è possibile procedere con il trapianto in campo.

Durata della coltura

Coltivazioni di Perilla in genere hanno durata annuale.

Cure colturali

La Perilla non ha particolari esigenze colturali.
La concimazione è sostanzialmente uguale a quella richiesta da altre piante della famiglia delle Lamiaceae (maggiorana, basilico, menta) e anche dal punto di vista dell’irrigazione non da problematiche particolari.

Raccolta

Da centinaia di anni vengono coltivate due differenti varietà di Perilla frutescens con differenti obiettivi; della varietà “shiso” (Perilla frutescens var. crispa) interessa la parte aerea fiorita mentre della “egoma” (Perilla frutescens var. frutescens) i semi.
Si capisce quindi come, a seconda dell’obiettivo, la raccolta vada affrontata in tempi differenti.
La fioritura si ha comunque generalmente verso metà settembre e dopo poco tempo anche i semi giungono a maturazione.
Nel caso in cui è la parte aerea ad essere interessante si possono eseguire uno, massimo due sfalci all’anno.

Parti utilizzate

Foglie, fiori, semi

Proprietà ed impiego

La Perilla ha molteplici possibili utilizzi:
può essere consumata fresca o come spezia; sia le foglie che i fiori possono essere utilizzati crudi o cotti come condimento o contorno a piatti tipici della cucina asiatica.

Il loro sapore ricorda quello del coriandolo e degli agrumi e l’odore quello della menta.
Anche i semi vengono conservati sotto sale e utilizzati tradizionalmente come spezia.

Dai semi di Perilla, è possibile ricavare l’olio che viene utilizzato in molteplici settori: da quello delle vernici e dei carburanti a quello liquoristico e culinario.
I semi di Perilla contengono circa il 35-45% d’olio. L’olio è famoso per essere uno tra i più ricchi in acidi grassi omega-3 (54-64%) insieme a quello di lino. Gli omega-3 sono tra gli antiossidanti vegetali più importanti, la cui presenza conferisce all’olio dei semi di Perilla, un importantissimo valore nutrizionale.
L’olio è infatti ricco di acido linolenico ma non solo, anche di omega-6 (soprattutto acido linoleico) ed omega-9.

Questa pianta contiene anche un olio essenziale, che viene utilizzato come agente aromatizzante ed il composto responsabile dell’aroma è la perillaldeide.
Uno degli isomeri di questa aldeide, la perillartina, è inoltre di 2.000 volte più dolce dello zucchero e dalle quattro alle otto volte più dolce della saccarina. In Giappone infatti viene estratta questa molecola ed utilizzata come dolcificante.

Oltre a tutto questo la Perilla può essere utilizzata anche per l’alimentazione animale o come pianta mellifera e la varietà con foglie rosse può essere utilizzata come colorante.

Per quanto riguarda le sue proprietà medicinali, invece, le foglie e i semi di “schiso” vengono utilizzate da millenni nella medicina orientale come antibatterico, carminativo, emolliente, espettorante e tonico.
Le foglie vengono utilizzate prevalentemente contro mal di stomaco e raffreddore mentre l’utilizzo che se ne fa dei semi è simile a quello dei semi di lino: essi hanno infatti proprietà anti-tussive, antiasmatiche, espettoranti ed emollienti.

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