Finocchio

Nome Botanico: Foeniculum vulgare Mill.

Finocchio, una pianta nota per le sue proprietà carminative, utilizzati nei disturbi dispeptici, nel meteorismo e negli spasmi del tratto gastrointestinale
Indice

Specie erbacea generalmente biennale ma di cui vengono coltivate le varietà annuali.
Presenta radice fittonante, stelo eretto, alto fino a 2 metri alla fioritura, foglie pennatosette divise in numerose lacinie filiformi che, nella parte basale, abbracciano il fusto con una larga guaina.

I fiori sono riuniti all’apice degli steli in inflorescenze ad ombrella composta in numero variabile (fino a 100 per pianta).

Il frutto è uno schizocarpo, ossia che giunto a maturazione si divide in più parti chiamate mericarpi. Questo tipo di frutto è glabro, oblungo, di lunghezza variabile, che presenta 5 coste sulla superficie e di colore che va dal verde chiaro al bruno.

Altre specie:

Al genere Foeniculum appartengono numerose specie o varietà  botaniche la cui classificazione non risulta molto chiara.

Generalmente si distinguono due tipi finocchio:

  1. Foeniculum  vulgare var. amara: varietà selvatica, denominato anche Finocchio forte o amaro che è possibile trovarlo in forma selvatica o coltivata.

  2. Foeniculum  vulgare var. dulce: varietà dolce che presenta un aroma più simile all’anice e che si trova sempre nella forma coltivata. Il Finocchio dolce è il Finocchio da insalata.

Un’altra varietà  botanica, conosciuta come la varietà di Firenze, è il Foeniculum  vulgare var. azoricum, una pianta più piccola, comunemente coltivata nell’area Mediterranea, come pianta orticola destinata al consumo fresco.

L’olio essenziale che si estrae da questa varietà  sembra privo di fencone, molecola caratteristica dell’olio essenziale di questa pianta.

Storia e curiosità:

Il nome deriva dal nome latino foenum  che significa fieno, per la somiglianza dell’aroma e della finezza delle foglie.
Nella tradizione antica, la pianta era ritenuta una fonte di longevità , e veniva utilizzata per scacciare gli spiriti maligni.

Il Finocchio dolce è ritenuto originario dell’isola di Malta, dove si ritiene sia stato introdotto da monaci o da crociati migliaia di anni fa.

distillazione

Olio Essenziale

L’olio essenziale viene estratto dai frutti mediante distillazione in corrente di vapore.

Se si utilizza il Finocchio amaro, l’olio essenziale si ottiene dai frutti pressati o dall’intera pianta, mentre se si utilizza la varietà dolce, l’olio essenziale si ottiene solo dai frutti pressati.

L’olio essenziale di Finocchio dolce è costituito principalmente da anetolo; invece quello del Finocchio amaro, ha un maggior contenuto di fencone.

Tale principio conferisce all’olio un aroma marcatamente canforato, quindi è bene che nell’essenza non sia presente in percentuali superiori al 10-12%, altrimenti determinerebbe una minore accettabilità dell’olio.

Distillazione in corrente di vapore
macerazione

Tintura Madre

La Tintura madre si prepara mettendo a macerare i frutti secchi in una soluzione idroalcolica con titolo alcolico di 65°.

Macerazione

Clima e Terreno

Si presenta come spontanea negli areali mediterranei.

Il Finocchio predilige climi miti anche se risulta moderatamente resistente al freddo.

Per ottenere una qualità ottimale è essenziale che il clima sia particolarmente caldo. Preferisce terreni di medio impasto, profondi a causa del suo apparato radicale fittonante.

Impianto e Propagazione

La coltura viene effettuata per semina diretta molto precocemente (febbraio-marzo) con una densità pari a 10 piante su m². Si può effettuare anche la semina in semenzaio e successivo trapianto ma il costo risulta eccessivo e praticabile solo su piccolissime superfici.

Durata della coltura

La coltura ha durata annuale o biennale e normalmente il suo ciclo va da febbraio-marzo a fine estate.

Si tendono a privilegiare le varietà a ciclo più breve.

Cure colturali

La coltura necessita di circa 100 120 kg di fosforo e potassio per ettaro e mentre la quantità di azoto è pari a 60-70 kg/ha.

L’azoto va distribuito in 2-3 frazioni. Deve essere effettuato un accurato controllo delle piante infestanti nelle fasi precoci della coltura con diserbo meccanico.

Per la coltura sono registrati alcuni prodotti diserbanti dato che viene coltivata anche come coltura orticola e quindi è possibile utilizzarli per un controllo più agevole delle infestanti.
La coltura è poco esigente per quanto riguarda l’acqua. In base all’andamento climatico, possono risultare utili alcune irrigazioni di soccorso nel periodo primaverile-estivo.

Raccolta

La raccolta delle ombrelle viene effettuata a fine estate quando l’ombrella del fusto principale tende a virare verso il bruno.
Particolare attenzione deve essere effettuata al momento della raccolta dato che la qualità del prodotto è considerata migliore se il frutto (seme) è ancora di colore tendente al verde.
Questa situazione si realizza in condizioni di caldo quando il frutto si essicca sulla pianta molto velocemente, mentre in condizioni di temperature più miti l’essiccamento avviene più lentamente e il colore vira verso il bruno.

Parte utilizzata

Frutti essiccati erroneamente chiamati semi.

Proprietà ed impiego

I frutti, impropriamente chiamati semi, sono da sempre noti per le loro proprietà carminative, utilizzati nei disturbi dispeptici, nel meteorismo e negli spasmi del tratto gastrointestinale. Viene utilizzato non solo per l’adulto, ma trova largo impiego anche in pediatria per simili disturbi.
La pianta è in grado di migliorare in generale i processi digestivi, stimolando la motilità e la secrezione gastrica, la secrezione salivare e biliare.
Gli estratti acquosi hanno mostrato effetti spasmolitici a livello dell’intestino. Ciò ne giustifica l’associazione del Finocchio in tisane contenenti droghe antrachinoniche lassative, in quanto va a ridurre l’eccessivo spasmo che si potrebbe verificare con l’uso di tali droghe.
I semi di finocchio, stimolano inoltre il movimento ciliare dell’epitelio che riveste la mucosa bronchiale, favorendo in questo modo la pulizia delle mucose respiratorie inducendo l’espettorazione.

L’olio essenziale manifesta attività secretolitiche e antibatteriche.
Il Finocchio è tradizionalmente utilizzato per favorire la lattazione, probabilmente grazie la sua attività estrogenica.
Viene ampliamente utilizzato come correttivo del sapore all’interno di tisane.
Secondo Lecrec (1976) l’intera pianta, soprattutto quando è fresca, si mostra altamente diuretica.
Il Finocchio trova inoltre impiego in culinaria, come condimento di cibi e in liquoristica per la produzione dell’ anisetta.

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