Bardana
Nome Botanico: Arctium lappa L.
Specie erbacea biennale, con grossa radice fittonante.
Il fusto è robusto ramoso con foglie alterne, molto grandi, cuoriformi, ovate, denticolate e lungamente picciolate.
I fiori sono raccolti in capolini di color porpora e di dimensioni abbastanza grandi, riuniti in grappoli.
Il frutto è un achenio oblungo e brunastro.
Altre specie
Si distinguono due principali sottospecie per la differente grandezza del capolino:
- Arctium lappa subsp majus
- Arctium lappa subsp minor
Altre specie sono:
- Arctium tomentosum Miller, comunemente chiamata Bardana lanuta, caratterizzata da brattee ricoperto di peli che formano una sorta di ragnatela.
- Arctium nemorosum Lej et Court, o Bardana selvatica che presenta squame arrossate in alto e gialle sugli uncini.
Storia e curiosità
Il nome deriva dal greco arctium che significa orso, per i peli che porta la pianta; lappa che significa afferrare, per i frutti che si attaccano facilmente al vello delle pecore e ai vestiti.
In Giappone la radice viene chiamata con il nome gobo e viene tradizionalmente consumata come verdura, in quanto molto ricca di fibre.
Le foglie fresche tagliate, se applicate su punture di insetto, calmano rapidamente il dolore e diminuiscono il gonfiore.
Taglio tisana e polvere
Le radici di Bardana, dopo essere state raccolte, vengono prontamente lavate, tagliate longitudinalmente e trasversalmente e successivamente essiccate in stufa a temperatura di 45-50°C.
Possono essere macinate finemente ed utilizzate all’interno di decotti.
Con una macinazione più fina si può ottenere una polvere utilizzata in genere per la produzione di capsule.
Tintura madre
Si ottiene lasciando macerare le radici fresche della pianta in una soluzione idroalcolica con titolo alcolico di 55° .
Si utilizzano le radici raccolte il primo anno oppure nella primavera dell’anno successivo prima che inizi la fioritura.
Succo
Si possono utilizzare anche le foglie fresche da cui si ricava un succo utilizzato in genere per frizioni al cuoio capelluto in caso di capelli grassi.
Clima e Terreno
La Bardana è una pianta molto comune come infestante nelle zone incolte e nelle aree leggermente umide.
La Bardana necessita di terreni profondi, di buona struttura e ben lavorati per il buon accrescimento della radice fittonante. Predilige terreni ben esposti al sole ed è una specie che resiste bene al freddo.
Impianto e Propagazione
L’impianto si esegue attraverso semina diretta all’inizio della primavera, oppure è possibile effettuare il trapianto delle piantine, precedentemente prodotte in vivaio, in febbraio-marzo.
Durata della coltura
La coltura di Bardana in genere ha durata biennale. Nel primo anno si forma una rosetta di foglie basali; nel successivo si sviluppa l’asse fiorale che può svilupparsi fino a 1,5 m, molto ramificato.
Cure colturali
In genere la Bardana non ha particolare esigenze. Tuttavia in caso di siccità è bene intervenire con irrigazioni di soccorso.
Raccolta
In genere la raccolta della Bardana viene effettuata dal primo anno, poichè le radici negli anni successivi, sono più sviluppate, ma meno pregiate, perchè cave all’interno, più fibrose e meno ricche di principi attivi.
La raccolta, normalmente, viene effettuata in autunno.
Si possono avere rese in radici fresche, che vanno dalle 15 alle 20 t/ha.
Parti utilizzate
Radici e foglie
Proprietà ed impiego
La Bardana è classificata come una pianta depurativa per la pelle.
Non sempre le affezioni che colpiscono la pelle dipendono da cause locali, ma molto più spesso hanno origine generale come per esempio disturbi biologici e metabolici, malfunzionamento dei sistemi di ricambio e di detossificazione, quali il fegato, reni, intestino e polmoni, i cosiddetti organi emuntori.
La Bardana presenta proprietà diuretiche, diaforetiche e colagoghe che si traducono in un blando potenziamento dell’attività epatica, della secrezione biliare, del transito intestinale, della secrezione delle ghiandole sudoripare e sebacee.
La radice fresca di Bardana contiene inoltre principi dotati di attività antibiotica, azione che associata alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, la rendono un efficace rimedio nel trattamento di disturbi cutanei quali acne, eczema e seborrea.
In genere viene consigliato un trattamento interno, attraverso la somministrazione di Tinture Madri, decotti e infusi, al quale viene associato un trattamento esterno facendo uso di creme, impacchi e lozioni.
Per uso esterno, estratti di Bardana si ritrovano in preparazioni cosmetiche usate contro acne, foruncolosi, punti neri, pelle grassa e impura.
Viene utilizzato il succo delle foglie fresche per frizioni per il cuoio capelluto grasso, o l’oleolito contro la forfora, proprio per l’azione antiseborroica della pianta.
Nella tradizione le radici di Bardana sono da sempre state utilizzate per favorire la crescita dei capelli.