Piante depurative, quali sono e dove agiscono
Pubblicato il Settembre 18, 2014 - Benessere
L’utilizzo di erbe depurative, risulta ulteriormente efficace e vantaggioso nel risultato, se queste vengono assunte sotto forma di tisana o decotto, poiché l’acqua e l’idratazione sono già di per se un grosso aiuto nell’eliminazione di sostanze potenzialmente dannose per il nostro organismo.
Qui di seguito vengono descritte le principali piante depurative secondo la medicina tradizionale mediterranea, indicando l’organo emuntore verso cui è rivolta principalmente la loro azione.
Ricordiamo che per organo emuntore si intende quell’apparato che svolge i fisiologici processi di detossificazione dell’ organismo.
Piante depurative per il fegato e l’intestino:
Vengono principalmente impiegate piante che hanno un effetto mirato sul fegato, la cui funzionalità diventa fondamentale per il buon funzionamento dell’intestino e dell’organismo in generale.
Il fegato è considerato il principale organo emuntore e garantirne il suo ottimale funzionamento, significa incrementare la protezione del nostro organismo da sostanze tossiche ed aumentare l’escrezione biliare.
Ottimi risultati si sono ottenuti con l’utilizzo di piante officinali come il Cardo mariano, la Curcuma il Tarassaco e il Carciofo.
Queste piante completano l’ azione depurativa andando a favorire il regolare transito intestinale e riducendone gli stati infiammatori e spasmodici.
In generale effetti positivi sono dati anche dalle cosiddette piante carminative, quelle cioè che vanno a migliorare i processi digestivi e a ridurre i gas intestinali, come per esempio Finocchio, Anice, Menta, Cumino, ecc..
Piante depurative per i reni:
Sono tutte piante che possiedono un’azione diuretica significativa, ma vanno anche a favorire l’eliminazione di sali, sostanze azotate (urea e acido urico) e altre sostanze derivanti dal catabolismo cellulare.
La depurazione a livello renale è consigliata soprattutto come prevenzione per i soggetti predisposti alla formazione di calcoli renali, patologia che compromette seriamente la funzionalità dei reni e quindi dei processi di detossificazione; non solo, diventa fondamentale anche per contrastare la ritenzione idrica, situazione che a lungo andare, determina l’accumulo di sostanze tossiche.
Piante che presentano queste proprietà sono: l’Equiseto, che possiede anche un effetto rimineralizzante, l’Enula, il Tarassaco, l’Alchechengi, il Frassino, l’Ononide, la Gramigna e la Pilosella.
Molte di queste piante possiedono anche attività antibatterica e che quindi possono svolgere un ruolo importante nella protezione da eventuali infezioni del tratto urinario.
Tra queste ricordiamo anche l’Uva ursina, l’Altea e le foglie di Solidago Verga aurea.
Piante depurative per la pelle:
Spesso i vari disturbi della pelle, sono l’espressione di uno squilibrio interno, proprio per questo sono importanti quelle piante che agiscono direttamente su organi interni, come il fegato, portando effetti benefici e visibili anche a livello cutaneo.
Va ricordato che un miglior funzionamento del fegato si traduce in una migliorata eliminazione delle sostanze inutili o dannose, un minor affaticamento a carico dell’intestino e dei reni e, di conseguenza, questo comporta un benessere generale della pelle.
Proprio per questo, molto spesso per combattere i disturbi a livello cutaneo vengono consigliate in associazione piante specifiche per il fegato come, per esempio il Cardo mariano.
Per un’azione diretta si va spesso ad agire sul miglioramento della circolazione, in particolare del microcircolo, al fine di garantire una maggior apporto nutritivo al derma e a regolarizzare la secrezione sebacea.
Piante specifiche a questi scopi sono: la Bardana, la Viola tricolor, la Fumaria, il Rosmarino.
Spesso si associano piante ad azione emolliente ed antinfiammatoria come la Calendula e l’Achillea.
Piante depurative per i polmoni:
La depurazione a livello polmonare consiste nell’utilizzare piante officinali che agiscano come espettoranti, balsamici, antinfiammatori al fine di garantire una buona ossigenazione dei tessuti ed evitare che microbi, polveri, inquinanti ambientali, ecc.. rimangano per troppo tempo a contatto con l’epitelio dell’apparato respiratorio.
Esempi di tali piante sono l’Enula, il Pino (gemme) e il Mirto.