Piante aromatiche e medicinali: tecniche di essiccazione
Pubblicato il Ottobre 13, 2016 - Benessere
Vi attira l’idea di preparare la vostra selezione personale di erbe culinarie, tisane e piante medicinali? Allora, non perdetevi la prima parte di questo percorso dedicato alla conservazione di piante silvestri: la raccolta.
Se siete pronti per la seconda fase e desiderate scoprire i nostri consigli per essiccare le erbe, benvenuti! Tratteremo nel dettaglio 3 tecniche per eseguire al meglio questo metodo di conservazione delle piante commestibili, e poter approfittare delle loro proprietà anche fuori stagione.
Prima di passare alla descrizione delle distinte tecniche, ripassiamo alcuni dettagli comuni a questa fase di conservazione delle piante:
- Una volta raccolte le piante, seguendo le indicazioni per una raccolta sostenibile e sicura, preparatele per essiccazione il prima possibile. Foglie, radici, frutti e fiori potrebbero marcire o alterarsi facilmente se lasciati per troppo tempo in buste chiuse o ammassati.
- Prima di disporli per essiccazione, scuotete rami e foglie e controllate bene ogni parte del materiale raccolto per assicurarvi che non ci siano residui di terra o parassiti. La pianta deve avere un aspetto sano e pulito.
- È sconsigliato lavare il materiale vegetale raccolto poiché potrebbe alterare il processo di conservazione e favorire l’insorgere di muffe.
- Se avete dei dubbi sulla provenienza e salute della pianta, il consiglio è di evitare la conservazione.
Queste regole valgono sempre, sia che utilizziate la pianta per la preparazione di oleoliti, sia che la adoperiate per l’elaborazione dei vostri piatti.
Passiamo adesso alle 3 tecniche di essiccazione. Sono tutte valide e, se eseguite correttamente, garantiscono ottimi risultati.
Essiccare naturalmente 1
Questa è la tecnica più tradizionale, adatta per essiccare piante con rami e foglie, tipo rosmarino, timo, basilico, etc. Consiste nel realizzare dei mazzetti piccoli da legare con dello spago da cucina alla base, stando attenti a non stringere troppo per non danneggiare i rami e per permettere all’aria di circolare e asciugare uniformemente la pianta. I mazzetti si appendono con le foglie rivolte verso il basso, in un ambiente secco e arieggiato dove non arrivi la luce diretta del sole. Con questa tecnica, i tempi di essiccazione variano dai 7 ai 20 giorni in base al tipo di pianta.
Essiccare naturalmente 2
Un’altra opzione consiste nel disporre il materiale raccolto su dei canovacci da cucina puliti o in apposite ceste in vimini o materiali simili. Nel secondo caso, è importante che la cesta (o contenitore) sia abbastanza ampio da permettere il passaggio dell’aria. Si consiglia di cambiare la posizione dei rami, radici, foglie o fiori ogni 2-3 giorni, in modo che essiccamento sia più uniforme. I tempi, anche in questo caso vanno dai 7 ai 20 giorni.
Essiccare con l’uso del forno
Se non avete molto spazio a disposizione e preferite tecniche più veloci, l’uso del forno potrebbe essere la tecnica più adatta voi. Le piante si distribuiscono sulla teglia rivestita con della carta da forno e si procede all’essiccazione ad una temperatura di 40-50 gradi. Durante questo procedimento si consiglia di mantenere lo sportello del forno leggermente aperto, in modo che la temperatura sia sempre sotto controllo. I tempi variano a seconda del tipo di pianta, perciò è bene controllare spesso e ritirare la teglia quando si nota che le foglie iniziano ad assumere un colore grigio-verde.
A questo punto, iniziate a organizzare la dispensa per far spazio alle vostre erbe aromatiche e medicinali! Presto un nuovo articolo con tutti i dettagli per conservare al meglio le erbe essiccate e, perché no, preparare dei barattoli da regalare ai vostri amici 😉
ANNALISA PORRU
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