Piante aromatiche e medicinali: la raccolta

Pubblicato il Settembre 19, 2016 - Benessere

Come raccogliere le piante officinali

Raccolta spontanea: scelta delle piante e riconoscimento con tutti i consigli per una raccolta sostenibile e sicura

In Italia così come in altri paesi della zona mediterranea è possibile identificare, senza troppe difficoltà, diverse piante silvestri commestibili. Le più comuni e diffuse come l’Ortica, la Borragine o il Dente di leone si possono distinguere molto facilmente e raccogliere per uso culinario e medicinale.

È comunque opportuno ricorrere al buon senso e conoscere alcune regole di base per evitare di mettere a rischio la propria salute e quella di altre persone, soprattutto se non si ha molta esperienza o si hanno dei dubbi sull’identificazione di alcune specie.

Realizzare una raccolta in modo corretto, inoltre, permette di salvaguardare la diversità delle specie senza alterare l’equilibrio di un determinato ecosistema. Bisogna ricordare che non siamo gli unici che si nutrono di certe specie vegetali e, per poterne usufruire ogni anno, è bene essere coscienziosi. Le api e il resto degli abitanti di boschi e campagne ve ne saranno grati.

Se vi appassiona il mondo delle piante silvestri e desiderate organizzare la vostra piccola dispensa di conserve naturali, vi proponiamo alcuni consigli utili.

Non preoccupatevi se già avete un po’ di esperienza… rinfrescare la memoria non fa mai male!

7 consigli per una raccolta sostenibile e sicura:

1. In primo luogo, è importante documentarsi sulle specie che si decide di raccogliere:

Si tratta di una specie protetta? È facile confonderla con altre tossiche?

Se non avete esperienza, potete consultare libri sulla flora di una determinata zona geografica o siti web specializzati. Se vivete in una zona rurale e conoscete qualche contadino, non esitate a chiedere aiuto per l’identificazione, saprà aiutarvi di sicuro

2. La zona in cui effettuare la raccolta è altrettanto importante. Evitate aree inquinate, nei pressi di autostrade e industrie per diminuire il rischio di una raccolta inutile e pericolosa.

3. La raccolta deve sempre essere sostenibile. Evitate di estirpare la pianta alla radice (a meno che non dobbiate utilizzarla) e cercate di raccogliere non più del 70% dei suoi fiori. Un’altra regola è quella di evitare la raccolta di fiori e foglie di piante attigue. Effettuate la raccolta di fiori della stessa specie su piante distanti alcuni metri l’una dall’altra.

4. Raccogliere solo la quantità necessaria ed utilizzare delle forbici pulite per evitare di danneggiare il resto della pianta.

5. Non danneggiare altre specie durante la raccolta ed evitare di sporcare con residui di alcun tipo.

6. Per poter usufruire delle migliori proprietà delle piante, è importante conoscere il momento più opportuno per la raccolta.

In generale, i fiori si raccolgono nel periodo della fioritura quando sono freschi, le foglie quando sono tenere giusto prima della fioritura e le radici alla fine dell’estate o in autunno, quando la pianta ha già compiuto il suo ciclo vitale. Ovviamente si tratta di una regola generica che può variare a seconda della specie.

7. Organizzarsi in modo da poter realizzare la raccolta al mattino presto durante una giornata soleggiata.

Portate con voi una cesta in vimini o un contenitore ermetico per depositare i fiori, le foglie e le radici raccolte e mantenerli freschi fino al momento dell’essiccazione o della preparazione delle vostre ricette.

Adesso che avete ben chiari i punti imprescindibili di una raccolta sicura e sostenibile, siete pronti per il prossimo passo? Ecco l’articolo dove vi spiegheremo le tecniche per un essiccamento perfetto che mantenga inalterate le proprietà e l’aroma delle piante appena raccolte.

ANNALISA PORRU

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