Petali di rosa ed essenza femminile
Pubblicato il Ottobre 1, 2014 - Benessere
Fiore delicato, dal fresco e buon odore, che esprime purezza ed eleganza, la Rosa (Rosa gallica L.) da secoli viene celebrata come simbolo della bellezza femminile.
Molti autori del passato descrivevano le proprietà dei petali di rosa ed il loro utilizzo, facendo sempre riferimento a una figura femminile.
Considerata la “Regina dei fiori”, la Rosa venne consacrata a Venere, dea dell’amore, al tempo degli antichi romani.
Nell’Iliade, Omero, descrive Afrodite vegliare sulla salma di Ettore cospargendolo con olio di rose per imbalsamarlo; ancor prima, al tempo degli Egizi, si racconta che Cleopatra aveva imbevuto con acqua di rose le vele della nave del generale romano Marco Antonio, in modo che il profumo trasportato dal vento le facesse da preavviso dell’ imminente ritorno del suo amato.
Secondo una leggenda Medioevale, per salvare una fanciulla innocente condannata ingiustamente a morte sul rogo, al posto delle fiamme ardenti apparvero miracolosamente delle rose.
A partire dal rinascimento i petali di rosa venivano sparsi, come simbolo d’amore, nella dimora e lungo il percorso della sposa verso l’altare.
Nel Cristianesimo la Rosa viene rappresentata in molte iconografie religiose come fiore sacro della Madonna.
In tutte le epoche storiche passate, tra miti, leggende e tradizioni, la Rosa ha sempre avuto un collegamento speciale con l’universo femminile e tutt’oggi dare in dono una semplice rosa rimane un gesto elegante e sicuramente apprezzato dalla donna, ancora di più se inaspettato!
Ma oltre che elementi decorativi, di sicuro di grande effetto, i petali di rosa vengono utilizzati anche dalla tradizione erboristica per ottenere diverse preparazioni.
Già Ippocrate, padre della medicina, indicava i petali di rosa macerati nell’olio come cura per alcune malattie dell’apparato genitale femminile.
In fitoterapia si utilizzano principalmente i petali della Rosa gallica varietà centifoglia e trovano impiego per le loro proprietà astringenti, attribuibile alla presenza dei tannini.
Vengono utilizzati principalmente all’interno di preparazioni ad uso cosmetico come tonici astringenti o prodotti per pelli delicate e, per il loro profumo gradevole, vengono spesso inseriti in prodotti a base di altre erbe officinali, con lo scopo di esaltare la profumazione.
La tradizione popolare utilizzava i petali di Rosa anche in caso di raffreddore e catarri delle vie respiratorie e, ad oggi, nei paesi tedeschi viene ancora utilizzato il miele rosato come buon antitussivo e rimedio valido per rafforzare le difese dell’organismo.
Questa preparazione viene tradizionalmente utilizzata anche per sfiammare le gengive del bambino nel periodo della dentizione (a questo scopo viene utilizzato il miele rosato ottenuto dai petali di Rosa rossa).
I petali freschi di Rosa contengono anche una percentuale di olio essenziale, che può essere estratto attraverso distillazione in corrente di vapore.
Tuttavia dalla distillazione a trovare maggior impiego, più che la componente volatile, presente in bassissima concentrazione, è l’acqua residua di distillazione, la famosa Acqua di rose, utilizzata direttamente in cosmesi come tonico lenitivo e astringente, o come base acquosa per la preparazione di creme.
In profumeria, invece, viene utilizzata per la produzione di acque profumate, ma non solo, anche in ambito domestico l’Acqua di Rose può essere inserita all’interno del ferro da stiro per dare un fresco e delicato profumo alla propria biancheria.
I petali di rosa essiccati sono utilizzati all’interno di infusi e tisane principalmente come droga d’abbellimento e correttrice del gusto.
Appartenente sempre alla stessa famiglia (Rosaceae) e allo stesso genere è la Rosa canina, i cui frutti (cinorroidi) sono ricchi in vitamina C e sostanze antiossidanti e che viene maggiormente utilizzata in campo terapeutico rispetto alla Rosa gallica.