Peperoncino: un antidolorifico naturale

Pubblicato il Settembre 29, 2014 - Benessere

Non molto amato da chi ha palati delicati e spesso accusato di creare bruciori di stomaco, in realtà il Peperoncino (Capsicum spp.) è un piccolo frutto appartenente alla famiglia delle Solanaceae, dotato di grandissime potenzialità terapeutiche, non sempre conosciute, ma estremamente benefiche per la nostra salute.

 

Esistono più di 200 specie coltivate appartenenti al genere Capsicum di cui fa parte il peperone (Capsicum annuum L. var dulcis) e il peperoncino rosso (Capsicum annuum L. var longum Sendt e var. grossum Sendt), la cui polvere viene comunemente indicata con il nome di paprika.

 

La sesta edizione della Farmacopea Europea indica per un utilizzo terapeutico sia il frutto maturo essiccato del Capsicum annuum L. var minimum (Miller) Heisser, che i piccoli frutti del Capsicum frutescens L. che prendono il nome di Peperoncini di Cayenna.
Originario del Messico e da sempre utilizzato dalle popolazioni indigene per le sue qualità “calde”, il peperoncino è un ottimo stimolante della circolazione, un interessante analgesico locale, ma anche un efficace antinfiammatorio.

Il merito di queste importanti attività è da attribuire alla capsaicina, molecola contenuta nel peperoncino e responsabile del suo sapore piccante.
La capsaicina è il composto maggioritario che determina in particolar modo le potenzialità analgesiche della pianta.
Essa infatti è in grado di legarsi a dei recettori specifici responsabili della percezione di alcuni stimoli dolorosi, dapprima eccitandoli e in un secondo momento, dopo un contatto prolungato, desensibilizzandoli, inducendo analgesia, ossia assenza di dolore.
Per di più, sembra che la capsaicina vada a stimolare la produzione di endorfine, neurotrasmettitori prodotti dal cervello dotati di proprietà antidolorifiche.

 

La capsaicina è inoltre classificata come stimolante cutaneo poiché ha effetto revulsivo e cioè aumenta il flusso di sangue nei vasi (effetto vasodilatatore) aumentandone la resistenza e l’elasticità delle loro pareti.
Tale azione associata all’effetto benefico in caso di infiammazione e all’effetto analgesico fa del peperoncino un utile rimedio nel trattamento di antralgie, nevralgie e qualunque altro dolore articolare o del tessuto circostante.

 

È possibile trovare la presenza del capsicum anche all’interno di prodotti topici favorenti il dimagrimento poiché andando ad aumentare il microcircolo , aumenta anche la mobilitazione dei grassi dal tessuto adiposo.
Non solo, essendo uno stimolante cutaneo, il peperoncino può risultare utile anche per contrastare la caduta dei capelli, andando a favorire la circolazione e quindi il nutrimento del derma direttamente sui bulbi piliferi.

 

Oltre alla capsaicina, il valore nutrizionale e terapeutico del peperoncino è dato anche dalla presenza in buone quantità di carotenoidi, pigmenti che ne determinano il tipico colore rosso e soprattutto agiscono all’interno del nostro organismo come dei potenti antiossidanti;
non solo, questo piccolo frutto piccante contiene anche flavonoidi, che vanno a rafforzare l’azione antinfiammatoria, vasodilatatrice e vaso protettiva della capsaicina.
Infine, ma non meno importante è l’elevato contenuto di Vitamina C, superiore rispetto a quello degli agrumi!

 

Utilizzare il peperoncino per insaporire i propri piatti, è di sicuro un modo semplice e salutare per aggiungere del piccante alle proprie giornate!

 

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