Pelle sana e piante medicinali
Pubblicato il Settembre 18, 2014 - Benessere
“Il contatto e la carezza sono bisogni primari dell’essere umano”.
La necessità di toccare con mano e il sentire il contatto con la pelle, sono bisogni fisiologici che coinvolgono una moltitudine di fattori, sia psicologici ed emozionali, che biologici.
Tutto questo ci indica di quanto importante sia la percezione, attraverso la pelle, del mondo e di tutto ciò che ci circonda.
La pelle infatti è una barriera che si interpone tra noi e l’ambiente, barriera di difesa dalle aggressioni esterne, di contatto verso quello che ci fa stare bene, ma soprattutto è specchio del nostro stato di salute.
Proprio per questo non dobbiamo trascurare l’importanza di avere una pelle sana.
Ricordiamoci che, la pelle è uno dei nostri organi emuntori (organi deputati all’eliminazione delle sostanze dall’organismo, insieme a fegato, intestino, polmoni e reni) le cui affezioni devono essere interpretate da un punto di vista olistico (visione dell’organismo come totalità e non scisso nelle sue componenti) poiché la loro causa può risalire a disagi più profondi.
La pelle infatti, esprime uno squilibrio interno attraverso dermatiti (eczemi), orticarie, prurito, acne, foruncolosi e quant’altro.
In caso di diverse eruzioni cutanee possono essere utilizzati rimedi a base di piante officinali sia a livello topico, e che quindi abbiano azione locale (creme, unguenti, impacchi..) sia per assunzione orale.
L’applicazione esterna di preparati fitoterapici, in associazione all’assunzione di tisane o decotti depurativi per la pelle, è spesso la combinazione vincente.
Ricordiamo l’importanza della depurazione come apripista per trattamenti più specifici e soprattutto come mezzo per eliminare le tossine provenienti dall’esterno (cibi troppo carichi, alcolici, fumo, ecc..) o da squilibri metabolici interni, le quali spesso cercano di abbandonare il nostro corpo proprio attraverso la cute.
Quindi per attuare una buona depurazione, che abbia ripercussione sullo stato della nostra pelle, si utilizzano tutte quelle piante che vanno a migliorare la funzionalità epatica (e di conseguenza intestinale) e che abbiano un buon effetto drenante.
Ricordiamoci che se l’intestino e il fegato sono affaticati e sovraccarichi, inevitabilmente anche la nostra pelle ne risente.
Cardo mariano, Carciofo e Bardana che hanno azione specifica sul fegato, rientreranno di sicuro nel nostro trattamento di depurazione per la pelle.
In Particolare la Bardana viene descritta come pianta deputata al drenaggio cutaneo ed inoltre regola la secrezione sebacea e quindi particolarmente indicata per il trattamento di pelli impure, acneiche e grasse.
Un’altra pianta specifica, che si trova spesso associata alle piante sopracitate, è la Viola del pensiero (Viola tricolor L.).
Questa pianta gode di proprietà antisettiche, antinfiammatorie ed è in grado di contrastare validamente l’eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee.
Utile in caso di acne giovanile ed in generale nelle affezioni dermatologiche di natura infiammatoria.
In più, la Viola tricolor, per il contenuto di flavonoidi ha anche un effetto protettivo sui capillari, migliorando la circolazione e il nutrimento del derma.
Nota per le sue proprietà diuretiche, ma efficace anche nel trattamento di disturbi cutanei, è l’Ononide (Ononis spinosa L.).
Già gli antichi la utilizzavano sottoforma di decotto e di bagni fatti con l’intera pianta, proprio per le sue proprietà depurative a livello della pelle.
Studi recenti hanno evidenziato la sua efficacia nel trattamento di dermatiti croniche e pruriginose.
Come abbiamo già detto, molti disturbi della pelle non sempre dipendono da cause locali, ma spesso posso essere di origine psicosomatica (un esempio eclatante è dato dalla psoriasi).
In questo caso, piante che agiscono come blandi sedativi del sistema nervoso centrale possono essere un ottimo supporto per il trattamento di problematiche cutanee. La Melissa, ne è un chiaro esempio.
Di fondamentale importanza è mantenere la pelle sempre elastica, nutrita e protetta.
In questo caso vengono in nostro aiuto le piante emollienti, capaci di ammorbidire i tessuti, proteggerli e renderli meno sensibili.
Queste sono per lo più piante a contenuto amilaceo e mucillaginoso come: l’Orzo (Oryza sativa), il Grano (Triticum aestivum) e l’Avena (Avena sativa), delle quali si utilizza il seme ricco di amido; oppure per il contenuto in mucillagini: Altea, Malva, Aloe, Lichene islandico, Edera, Olivo e molte altre ancora.
In conclusione, ricordiamo quanto è importante l’alimentazione: correggere gli errori alimentari, a volte, oltre che utile, può essere determinante per la guarigione.