Gennaio 26, 2018

OLIO ESSENZIALE DI MENTA: COLTIVAZIONE E PRODUZIONE

Coltivazione e produzione olio essenziale di menta

LA MENTA PIPERITA E IL SUO OLIO ESSENZIALE

La Menta piperita è una pianta rinomata e utilizzata fin dall’antichità, tanto in ambito culinario quanto in ambito erboristico.

Il suo intenso profumo, il suo verde brillante e la semplicità di propagazione ne fanno un’aromatica tra le più apprezzate e amate, anche semplicemente per abbellire orti e giardini. In ambito di coltivazione la Menta si adatta bene alle condizioni di clima temperato ed è abbastanza resistente alle basse temperature invernali.

Questa verde aromatica produce una buona quantità di olio essenziale, che oltre a donarle il caratteristico e fresco profumo, le dona innumerevoli proprietà benefiche, sia per la mente che per il corpo. Quest’essenza è oggi largamente utilizzata in numerosi settori produttivi sia come agente aromatizzante di prodotti alimentari, in particolar modo: gomme da masticare, dolciumi, bevande alcoliche e analcoliche; nonché come aroma in prodotti farmaceutici e come ingrediente di rimedi per la tosse, raffreddore e digestivi.

La Menta rappresenta quindi una pianta essenziera, destinata non solamente all’essiccazione, ma anche alla produzione di olio essenziale.

COME PUÒ UNA MEDIO-PICCOLA AZIENDA AGRICOLA PRODURRE OLIO ESSENZIALE DI MENTA?

Lo scopo di quest’articolo è quello di fornire una panoramica in questa direzione, partendo da un’ipotesi di coltivazione fino ad arrivare al processo di distillazione in corrente di vapore.

Se invece sei interessato alla produzione di olio essenziale di Menta in casa, vai a questo articolo.

LA COLTIVAZIONE DELLA MENTA PIPERITA

Pur essendo una pianta perenne, che consentirebbe quindi una coltura da rinnovo pluriannuale, la coltura della Menta piperita non viene fatta durare più di due anni in quanto la pianta, dal secondo anno in poi, produce grandi quantità di stoloni, impedendo le lavorazioni nell’interfila e di conseguenza il controllo delle infestanti.

Quale ibrido sterile la propagazione della Menta piperita avviene esclusivamente per via vegetativa, ed esattamente eseguendo il trapianto di porzioni di stoloni (della lunghezza di circa 15 cm) prelevati da una coltura di Menta di un anno. L’espianto degli stoloni è preferibile eseguirlo in autunno, seguito subito dal trapianto. Collocati in solchi distanti 50-70 cm e profondi 10-15 cm, gli stoloni vengono poi coperti e rullati. La densità ottimale di un impianto di Menta oscilla intorno alle 5-6 piante/mq, con un sesto d’impianto generalmente di 50-70 cm tra le file e 30 cm sulla fila.

Come ogni pianta officinale anche la Menta piperita va raccolta nel suo momento balsamico, che nel suo caso è il periodo estivo. Nella maggior parte dei casi la raccolta avviene due volte l’anno, falciando le piante molto in basso, preferibilmente nelle prime ore della giornata. Il primo sfalcio della Menta piperita si esegue in luglio in pre-fioritura; il secondo invece, alla fine dell’estate/autunno.

Se si vuole destinare la pianta alla sola produzione di olio essenziale comunque, si dove predilige il periodo della piena fioritura, che rappresenta il momento di massima concentrazione di olio essenziale.

Ad ogni taglio le rese di raccolto fresco da poter destinare alla distillazione, sono di circa 9 t/ha.

La resa in olio essenziale può andare dallo 0,5 ad un massimo di 0,9%, per una media di circa 0,7%.

Considerata la produzione di pianta fresca per ettaro e la sua resa media, è possibile ottenere circa 63 kg/ha di olio essenziale.

IPOTESI DI COLTIVAZIONE E PRODUZIONE IN UNA MEDIO-PICCOLA AZIENDA AGRICOLA

Ipotizzando di coltivare circa 800 mq a Menta piperita e considerando un impianto ottimale di 5-6 piantine/mq, saranno necessarie almeno 4000-4800 piante per creare l’impianto.

Se si considera la produzione di pianta fresca per ettaro; da una coltivazione come questa, al momento della raccolta, si potranno ottenere almeno 720 kg di materiale fresco, da destinare alla distillazione.

Considerando di avere a disposizione un distillatore di capienza 125L, capace di lavorare 25 kg di pianta fresca a distillata; sarà necessario attuare almeno 29 distillate a pieno carico per poter lavorare la totalità del materiale vegetale.

Attuando 4 distillazioni al giorno, in 7-8 giorni, si potrà svolgere tutto il lavoro, ed ottenere circa 5 kg di olio essenziale (considerando la resa media dello 0,7%).

Volendo ridurre le giornate di lavoro si potrebbe utilizzare un distillatore da 250L.

COME EFFETTUARE LA DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE PASSAGGIO PER PASSAGGIO

Procedendo per ordine vediamo tutte le fasi, tappa per tappa, di come avviene la produzione dell’olio essenziale di Menta, attraverso l’utilizzo di un distillatore da 125L di capienza.

Apparecchiature necessarie per il procedimento:

Se vuoi visualizzare le fasi vai al Video

Fase 1 – Raccolta del materiale vegetale:

La prima cosa da fare è quella di raccogliere il materiale vegetale, la tecnica ideale è quella di falciare le piante molto in basso, per raccogliere oltre alle sommità fiorite una buona quantità di foglie basali, sempre garantendo comunque la ripresa vegetativa della pianta.

menta piperita per la distillazione di olio essenziale

È bene ricordare che l’olio essenziale di Menta è contenuto a livello dei peli ghiandolari presenti sulla superficie delle foglie, sugli steli e sui calici fiorali, quindi non è necessario sminuzzare il materiale vegetale per la distillazione. Inoltre è utile mantenere i fusti integri, e non utilizzare solamente le foglie; per garantire un migliore è più omogeneo passaggio del vapore acqueo, ed evitare il dannoso “effetto tappo” dovuto ad un impaccamento delle foglie durante la distillazione.

Fase 2 – Caricamento del distillatore:

Raccolto il materiale vegetale è importante procedere alla distillazione nel più breve tempo possibile, per evitare di lasciare troppo allungo il materiale vegetale accumulato, ed innescare dannosi fenomeni di fermentazione.

Montato il distillatore e collegati tutti i tubi di collegamento per il carico e lo scarico dell’acqua di raffreddamento; si può procedere ad introdurre l’acqua nel fondo della caldaia, fino allo sfioramento della griglia di fondo e procedere poi a caricare il materiale vegetale.

Il materiale vegetale, va introdotto in caldaia distribuendo i fusti in modo uniforme, creando quasi degli strati. È molto importante pressare bene il materiale, anche pigiandolo con i piedi, senza timore di schiacciarlo troppo; insistendo soprattutto in prossimità delle pareti del distillatore, per evitare che si formino spazi vuoti attraverso cui il vapore possa fluire senza venire in contatto con tutto il materiale vegetale.

Terminato il carico, va assicurato che tutti i fusti si mantengano all’interno della caldaia, posizionandovi sopra la griglia superiore, dopodiché si chiude il distillatore con l’apposita cerniera.

Si accende a questo punto il fornellone, per riscaldare l’acqua.

Quando la temperatura interna raggiunge i 50-60 gradi, si apre l’acqua di raffreddamento per il circuito di condensazione.

Fase 3 – La distillazione:

Superati i 50°C, la temperatura del distillatore sale abbastanza velocemente e già intorno agli 90°-95°C gradi si vedranno fuoriuscire le prime goccioline di distillato.

A questo punto non resta che tenere monitorata la temperatura dell’acqua di raffreddamento del condensatore, che deve mantenersi tiepida.

Si lascia distillare fintanto che il livello di olio essenziale smette di aumentare all’interno della buretta graduata di raccolta.

Fase 4 – Confezionamento dell’olio essenziale:

Terminata la distillazione non resta che separare l’olio essenziale dall’acqua aromatica, facilmente distinguibili all’interno della buretta in vetro.

Per facilitare la procedura è possibile versare il contenuto dal distillatore all’interno di un imbuto separatore, lasciar riposare il tutto per il giusto tempo ed aprire gradualmente il rubinetto dell’imbuto, facendo gocciolare prima l’idrolato e poi in una apposita boccetta di vetro ambrato l’olio essenziale di Menta.

Fase 5 – Maturazione e conservazione:

Come qualsiasi olio essenziale appena distillato è necessario un tempo di maturazione prima di poter godere appieno dalla sua fragranza.

Per quanto concerne la conservazione: l’olio essenziale è una sostanza molto delicata che, può facilmente alterarsi e irrancidirsi perdendo quindi il suo naturale profumo e sviluppando sostanze che possono anche essere dannose; perciò è importante conservarlo sempre in boccette di vetro scuro, lontano dalla luce diretta e da fonti di calore.

Come ben sappiamo l’impiego degli oli essenziali avviene per gocce; il loro uso, infatti, dev’esser limitato a piccole quantità essendo queste sostanze altamente concentrate e ricche di molecole attive, molte delle quali possono anche avere degli effetti tossici. Perciò nell’utilizzarli è sempre necessario procedere con attenzione, chiedendo anche consiglio agli esperti.

Ed ora non rimane che etichettare al meglio tutte le boccette di olio essenziale di Menta!

Approfondisci con il video:

LAURA EDERLE

Maggiori informazioni su:

Menta piperita (Mentha x piperita)

La distillazione in corrente di vapore

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