Lichene islandico: una simbiosi di proprietà per la salute

Pubblicato il Aprile 7, 2023 - Benessere

Lichene Islandico, una pianta dalle proprietà emollienti ed anticatarrali.
Indice

La Cetraria islandica Ach., della famiglia delle Parmeliaceae deve il suo nome a: Cetraria dal latino “cetra” scudo, per gli scudetti del tallo; islandica, dall’isola di Islanda, ritenuta terra di origine.

È diffusa dalle zone artiche sino all’area mediterranea. Ed è stata introdotto nella materia medica nel 1863 da Hiarne che lo utilizzava contro l’emottisi e la tisi ulcerosa del polmone.

I Licheni trovano un impegno efficace nel trattamento di affezioni polmonari, debolezza generale e astenia delle forze vitali. Nello specifico il Lichene islandico è stato considerato da Scopoli, da Stoll e da Murray come un rimedio molto efficace contro la tosse, l’espettorazione e la febbre dei tisici.

Descrizione botanica del lichene islandico

Specie alta circa 10 cm, propria dei terreni montuosi, ma presente anche sui tronchi degli alberi; ha tallo con la superficie lucente e aspetto di un piccolo cespuglio ramificato. È costituito da lamine verticali di colore brunastro-verde oliva nella parte superiore, e cioè quella esposta alla luce; e con macchie bianche in quella inferiore. Le sommità delle lamine sono ottuse, glabre e i margini ciliati per la presenza di ciglia setolose. Ha odore debole e il è sapore leggermente amaro.   

Costituenti principali e impiego del lichene islandico

Si usa il tallo essiccato, raccolto da aprile a ottobre.

Nella droga vegetale sono presenti soprattutto principi amari costituiti da due tipi di sostanze: i polisaccaridi (50%), tra cui prevalgono la lichenina e l’isolichenina; queste sostanze insieme a molti altri polisaccaridi formano la componente mucillaginosa della droga. L’altro gruppo di sostanze riguarda gli acidi lichenici: acido cetrarico, acido fumarprotocetrarico, acido protolichenstearico, acido lichenstearico ed in bassa concentrazione l’acido usnico.

I due gruppi di sostanze sono differenti non solo per la costituzione chimica, ma anche per le proprietà: gli estratti acquosi contengono soprattutto i polisaccaridi, mentre in quelli idroalcolici prevalgono nettamente gli acidi. Agli estratti mucillaginosi si attribuiscono proprietà espettoranti, sedative della tosse, ed antibiotiche per la presenza di acido usnico e cetrarico; a questo va aggiunta l’azione immunostimolante recentemente ascritta ai polisaccaridi.

Nel caso degli estratti idroalcolici prevale l’azione amaro-tonica, con usi nella dispepsia ipostenica.

Si distinguono due modalità di somministrazione:

Lichene non privato del suo principio amaro (cetrarina) con azione antiemetica nei vomiti incoercibili delle emicranie e della gravidanza; tintura alcolica gtt L-LX/die; nonché stomachico, tonico, antianemico e febbrifugo.

Lichene privo del suo principio amaro. A tale scopo si prepara una decozione al 20%. Dopo una prima ebollizione si elimina il liquido e si lava il tallo con acqua fredda. Si sottopone, poi, ad una nuova decozione per 20-30 minuti ancora in un litro d’acqua. Si filtra e si dolcifica con miele e zucchero. Le sue proprietà sono: analettiche ed espettoranti nelle tossi bronchiali; diuretiche; nutrienti, se cotto a lungo, negli stati di astenia generale per la presenza di vit. A e Sali di Ca, Mg, Fe, K, antidiarroico usabile anche per i lattanti.

L’acido usnico, per la sua attività antimicrobica antibiotico-simile verso una grande varietà di ceppi batterici, compresi alcuni multi resistenti, trova interesse in campo cosmetico come ingrediente di creme, polveri, dentifrici, collutori, deodoranti, shampoo per capelli e prodotti per la protezione solare. In alcuni di questi preparati, la molecola viene impiegata come principio attivo, in altri come conservante.

Usi e ricette con il lichene islandico

Un tempo erano molto usate le pastiglie di Lichene come emollienti ed anticatarrali. La preparazione si effettua facendo macerare per 24h circa 50-70 g di Lichene in acqua. Si lava poi con acqua bollente per eliminare l’amaro. Si procede poi ad una seconda decozione e si aggiunge zucchero, gomma arabica, albume d’uovo ed acqua di fiori d’arancio fino a consistenza pastosa. Si divide infine in tavolette.

Mistura antivomitiva (Valnet)

Tintura di eufrasia 10, tintura di lichene 10. S: gtt. XXX, 3-5 volte al dì.

Mistura antivomitiva (Leclerc)

Tintura di cardo benedetto 30, tintura di lichene 10, essenza di aneto gtt. IV. S: gtt. XL-LX prima dei pasti.

Specie composta per tisana all’Altea (F.N.)

Composizione per 100 g di miscela contengono: Altea radice 30 g, Timo erba 25 g, Finocchio dolce frutti 10 g, Piantaggine foglie 15 g, Liquirizia radice 10 g, Lichene islandico tallo 10 g.

Preparare la tisana al momento dell’uso per infusione.

Un cucchiaio (5 g circa) per una tazza (250 g circa), 1-3 volte al giorno.

GIULIA CALDARELLI

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