Le note aromatiche e i colori degli oli essenziali

Pubblicato il Dicembre 5, 2014 - Aromaterapia

Note aromatiche e colori degli oli essenziali

Esistono diversi modi per classificare gli oli essenziali: in base agli elementi quali aria, terra, acqua e fuoco; in base a una scala cromatica, spesso associata al colore dello stesso olio o della pianta da cui viene estratto; ma un altro interessante metodo di classificazione è quello in base all’impressione olfattiva che essi suscitano.
Sono state infatti elaborate tre categorie, chiamate “note aromatiche”: nota di Base, nota di Cuore e nota di Testa.

Esistono tuttavia altre due categorie intermedie cioè Base-Cuore e Cuore-testa che si interpongono tra le tre le note di origine.

 

 

La NOTA DI BASE viene attribuita agli oli essenziali estratti dalla corteccia, dal legno, radici e resine. In una miscela di essenze la nota di base è l’ultima che si percepisce ed è quella che rivela la profondità del profumo.

Sono aromi caldi, ricchi e gravi. Paragonandoli a una scala musicale si collocherebbero sulla nota DO, mentre su una scala di colori corrisponderebbero al Viola-Marrone.

Sono oli essenziali collegati alla Terra, con azioni rilassanti e calmanti.

L’aroma può impiegare anche 12 ore prima di evaporare del tutto e non essere più percepito.

Facendo qualche esempio, alla Nota di base appartengono l’olio essenziale di Cannella, Patchouli, Sandalo, legno di Cedro, Benzoino, Incenso, Mirra, Abete, Pino mugo, Pino silvestre, Elicriso, Santoreggia, Timo rosso e Vetiver.

Quest’ultimo è un essenza originaria dell’india estratta dalla radice di Vetiveria zizanoides , appartenente alla famiglia delle Graminaceae che rappresenta la nota più grave tra quelle di base.

 

Alla NOTA DI TESTA appartengono gli oli essenziali più volatili e leggeri, i primi che si riescono a percepire ma i più veloci a svanire.

Caratterizzate dalla loro fresca e leggera fragranza, sono le essenze che attraggono l’attenzione. La loro azione sul corpo è centrata sulla parte alta, quindi la testa: attivanti, rinfrescanti, stimolano la lucidità, la concentrazione e aiutano la stanchezza mentale.

In genere sono gli oli essenziali estratti dalle bucce degli agrumi, ma vi ritroviamo anche erbe aromatiche dall’aroma meno intenso come il Basilico, un’importante stimolante mentale.

Nelle note musicali questi oli essenziali corrisponderebbero al SI e come colore il più rappresentativo è di sicuro il Giallo-Rosso caratteristico degli agrumi.
Alcuni esempi: Arancio amaro e dolce, Bergamotto, Limone, Mandarino, Cedro frutti, Pompelmo, Rosmarino, Basilico, Verbena odorosa (Lippia), Menta, Eucalipto, Niaouli.
Il Pompelmo rappresenta la nota più alta di tutti gli oli essenziali.

 

La NOTA DI CUORE è il legame tra gli elementi acuti e quelli pesanti, rappresenta la parte dominante della percezione olfattiva di un profumo.

Appartengono a questa classe principalmente essenze estratte dai fiori, alcune spezie e le erbe aromatiche più intese.

Sono oli essenziali spesso sensuali, molto femminili, che agiscono sul piano affettivo ed emotivo, riequilibrando le energie psichiche e fisiche.

Tra le note musicali rappresentano il FA e nella scala cromatica il Verde.

Vi troviamo l’olio essenziale di Lavanda, Camomilla, Alloro, Canfora, Gelsomino, Iris, Melissa, Mirto, Neroli, Rosa, Salvia, Vaniglia e Ylang-ylang.

 

 

Le cosiddette “note aromatiche” sono molto importanti, perché qualsiasi miscela di oli essenziali li dovrà contenere tutti e tre al fine di ottenere un composto equilibrato nel profumo, ma anche nella funzionalità.
Nella preparazione di una vostra miscela di essenze, un criterio da sperimentare potrebbe essere quello di iniziare con la nota di Base, attendere uno o due giorni e aggiungere la nota di Cuore, attendere un altro giorno e infine aggiungere la nota di Testa. Prima di utilizzare la miscela, aspettare un altro giorno in modo che gli aromi si equilibrino tra di loro e poi procedere con la diffusione.

 

GUARDA IL VIDEO: COME SI ESTRAGGONO GLI OLI ESSENZIALI?

 

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