LA SALSAPARIGLIA, UNA RADICE CHE ELIMINA UREA E ACIDO URICO
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La Smilax officinalis, famiglia delle Liliaceae, è comunemente chiamata Stracciabraghe per via delle sue robuste spine che rendono impenetrabile il bosco; tanto da rovinare gli indumenti se ci si passa accanto.
Ne esistono numerose specie, tutte originarie delle regioni calde delle Americhe, dal Messico al Brasile.
Descrizione botanica della Salsapariglia
È una pianta erbacea perenne, una liana sempreverde di boscaglie e siepi, con fusti lignificati rampicanti, muniti di viticci. Le foglie sono lucide, coriacee, cuoriformi o sagittate con spine sui bordi e nella nervatura centrale inferiore. I fiori sono unisessuali, profumati, piccoli, con sepali bianchi e sono riuniti in ombrelle, portate da un asse a zigzag lungo 10-15 cm. La fioritura è da settembre a novembre.
I frutti sono bacche rosse, grosse circa mezzo cm, che maturano nell’autunno successivo.
Costituenti principali, impiego e controindicazioni della Salsapariglia
Parte utilizzata: radice
Principali costituenti: saponine (circa 1-3%, smilagenina e sarsapogenina come maggioritarie), fitosteroli e glicosidi sterolici, resina 2,5%, olio essenziale (in tracce), olio grasso, amido e tannini.
Proprietà: antiartritiche, antireumatiche, diaforetiche, diuretiche e depurative. Eliminatore dell’urea e dell’acido urico, antisifilitico.
Indicazioni: eccesso di urea e suoi disturbi, nefrite cronica, reumatismo gottoso, dermatosi, herpes, malattie veneree (sifilide).
Indicata nelle malattie del ricambio, quali diatesi artritica, iperuricemia, gotta e dermatosi su base dismetabolica. È citata già da Castore Durante nel HERBARIO NUOVO del 1585: “Riscalda, dissecca, assottiglia, apre e dissolve, provoca il sudore”.
È stata utilizzata nel secolo XVI nel trattamento della sifilide.
In omeopatia si usa la tintura madre ottenuta a partire dalla radice scortecciata, con indicazioni in caso di coliti nefritiche, cistiti, prostatiti, ed anche dermatiti croniche.
A dosi elevate può provocare irritazione del tratto gastroenterico.
USI E RICETTE con la salsapariglia
Tisana per la gotta:
- Ononide radice 30 g
- Salsapariglia radice 30 g
- Tormentilla 15 g
- Saponaria radice 15 g
- Prezzemolo radice 10 g
Decotto. Dose: 10 g in 300 g di acqua. Bollire 10 minuti. 1 tazza mattina e sera a digiuno.
(Fitoterapia Moderna, L. Palma)
Tisana depurativa:
- Gramigna rizoma 10 g
- Liquirizia radice 10 g
- Bardana radice 20 g
- Ononide radice 20 g
- Cicoria selvatica radice 20 g
- Salsapariglia radice 20 g
Decotto. Dose: un cucchiaio da minestra per tazza. Bollire 10 minuti. 1-2 tazze al dì, di preferenza la mattina a digiuno.
(Van Hellemont)
GIULIA CALDARELLI