Gennaio 27, 2015

BAGNO CON ERBE, FIORI ED OLI ESSENZIALI

Quando si parla di bagni terapeutici a base di piante officinali ci si avventura in un terreno abbastanza difficile, dato che generalmente questi trattamenti sono visti come trattamenti di bellezza o coadiuvanti marginali a terapie anche impegnative.

Spesso la BALNEOFITOTERAPIA viene confusa con la balneoterapia o idroterapia con acque termali; nella pratica non è detto che queste due tecniche non possano fondersi assieme e sinergizzare i loro benefici effetti, ma rimangono due cose ben distinte: nel primo caso si usano le erbe o i loro derivati, nell’altro è l’acqua (termale) che di per sé possiede capacità particolari, date dalla ricchezza in sali minerali.

 

Un po’ di storia…

Già le popolazioni dell’età antica conoscevano il valore delle acque terapeutiche e consacravano le fonti termali attraverso ex-voto antropomorfi; ciò è testimoniato dal fatto che tali manufatti, di origine etrusca e romana, sono spesso stati ritrovati proprio vicino a sorgenti termali.

Possiamo affermare che le origini di questa pratica affondano nel passato, ci sono testimonianze come quella di Eurifoe di Cnido che in un trattato sulla meloterapia cita: ”se poi il suono dell’arpa è unito a un saggio digiuno e ad un bagno d’acqua tiepida in cui siano mescolate delle erbe il risultato sarà incoraggiante, soprattutto per chi soffre di malattie riguardanti l’apparato digerente”.

La tecnica della balneofitoterapia consiste nell’immergere il corpo totalmente o parzialmente in un mezzo acquoso al quale sono state aggiunte piante o tal quali, o in taglio tisana, o sotto forma di qualsivoglia estratto (anche gli oli essenziali).

 

 

Principi della balneofitoterapia:

In teoria è una tecnica molto semplice, ma alla base della sua riuscita vi sono alcuni importanti accorgimenti tecnici e pratici, non ultima la combinazione delle erbe, le quali devono essere scelte in base alla affinità con il mezzo acquoso e con la cute, così da risultare veramente efficaci.
L’organo cutaneo è il più esteso del corpo umano, immergendolo completamente o parzialmente in un mezzo acquoso, in cui sono contenuti determinati principi attivi, si verifica un assorbimento cutaneo.

La balneofitoterapia risulta essere quindi un valido presidio in quanto i principi attivi delle piante medicinali oltrepassano la barriera cutanea ed entrano in circolo molto velocemente, soprattutto se il bagno è caldo in quanto la penetrazione è agevolata dalla dilatazione dei pori.

È infatti ampiamente verificato che le principali categorie a cui appartengono i principi attivi estraibili attraverso le metodiche utilizzate nella balneofitoterapia, sono assorbibili attraverso la nostra pelle.
Generalmente si utilizzano piante i cui costituenti possono essere facilmente estratti con infusione o decozione, oppure si utilizzeranno estratti idroalcolici diluiti nel mezzo acquoso.

Il metodo più tradizionale vede l’utilizzo di un infuso ottenuto a partire da piante secche o fresche racchiuse in un sacchetto di lino o cotone ed immerse direttamente nella vasca da bagno contenente acqua a temperatura intorno ai 50-60°C.

In alternativa all’infusione diretta si può fare una pre-infusione o una pre-decozione delle piante necessarie ed unire poi il filtrato ottenuto all’acqua per il bagno.
Una metodologia più pratica può consistere nel mescolare direttamente al bagno estratti idroalcolici come tinture o estratti fluidi, infine si possono utilizzare gli oli essenziali opportunamente solubilizzati in alcool (generalmente puro) o attraverso solubilizzanti di origine naturale.

La temperatura del nostro bagno può variare dai 22° C (bagno freddo) ai 41°C (bagno ipertermico) a seconda del tipo di bagno e della problematica da trattare. Naturalmente l’efficacia del trattamento dipende dalla durata e dalla frequenza dei bagni.

 

Tra le principali problematiche affrontate con successo della balneofitoterapia vi sono:

– dolori reumatici e muscolari

– cellulite

– problematiche dermatologiche

– problematiche legate alla circolazione periferica

– stress psico-fisico.

 

È opportuno ricordare che questo tipo di terapia deve essere supervisionata da un medico, soprattutto nei casi più gravi, ma è una forma di automedicazione domestica, in quanto un semplice semicupio o un bagno parziale per le gambe sono di semplice utilizzo e di ottima efficacia anche tra le mura domestiche.

La balneofitoterapia può costituire un valido presidio anche in pediatria, scegliendo le piante adatte e ponendo molta attenzione alla temperatura dell’acqua, si può sfruttare l’elevata ricettività della pelle dei bambini, nettamente maggiore di quella degli adulti.

 

 

Tipologie di bagni aromatici:

In letteratura si trovano riportate svariate tipologie di bagni: eccone alcuni esempi:

 

  • BAGNI PER LA CIRCOLAZIONE VENOSA E PER IL MICROCIRCOLO a base di: Amelide, Ippocastano, Cipresso e Vite rossa.

 

  • BAGNI ANALGESICI a base di: Salice o Olmaria, Betulla, Timo, Sambuco fiori.

 

  • BAGNI ANTI-CELLULITE nei quali ritroviamo: Alghe (Fucus o Laminaria), Edera, Amamelide, Cipresso oppure miscele di oli essenziali quali: Rosmarino, Cannella, Timo, Noce moscata e Bergamotto (meglio se il trattamento viene svolto in vasca idromassaggio).

 

  • BAGNO RILASSANTE E DECONTRATTURANTE in cui troviamo piante quali Melissa, Camomilla, Tiglio e Luppolo. A queste è possibile aggiungere anche un’aromatica quale la Lavanda (in fiori o qualche goccia di olio essenziale) al fine di rafforzare l’effetto rilassante attraverso la percezione olfattiva.

 

  • BAGNO PER PROBLEMATICHE CUTANEE: importante ed estremamente efficace per il trattamento di disturbi quali l’ittiosi, le seborree e la psoriasi. L’utilizzo di fiori di Elicriso, Avena e Consolida possono dare buoni risultati già dalle prime applicazioni.

 

 

In conclusione la Balneofitoterapia risulta essere una pratica medica di indubbio valore, talvolta da adottare come unica terapia, talvolta da utilizzare come terapia complementare o di supporto.
Sono molteplici le patologie e le problematiche trattabili con successo attraverso la balneofitoterapia, la quale oltre che ad essere un trattamento efficace, piacevole e privo di particolari effetti collaterali, risulta essere un ottimo modo per coniugare gli effetti terapeutici dell’acqua termale, delle erbe e dell’idromassaggio.
Tale pratica, costituisce spesso anche una metodologia piacevole, elemento questo che già di per sé sostiene il paziente nel percorso verso la guarigione.

 

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