Ottobre 7, 2014

INSONNIA: L’IMPORTANZA DI DORMIRE BENE

La salute dipende anche dal sonno!
Dormire bene e regolarmente non è meno importante della corretta alimentazione e dell’attività fisica.

 

Il sonno è uno stato funzionale che riguarda una parte considerevole della vita, indispensabile per il mantenimento della salute e della nostra efficienza mentale.
Purtroppo l’insonnia è un problema largamente diffuso, indipendentemente dall’età.
Un recente studio ha evidenziato come a soffrirne maggiormente sia proprio il gentil sesso (dato alquanto prevedibile!).

 

L’insonnia non è da considerarsi una malattia, ma un sintomo di vari squilibri psico-fisici e ambientali che si ripercuotono sull’andamento della giornata ed “esplodono” proprio nel momento in cui, coricandosi a letto, si fa un resoconto degli eventi accaduti.
Tuttavia la problematica dell’insonnia ha cause ben più complesse di un semplice non riuscire a “staccare la spina”.

Queste possono essere infatti molteplici e di varia natura.

 

A grandi linee, in base alle cause scatenanti, le insonnie si possono classificare in:
insonnie fisiologiche (ereditarie, nel bambino, nell’anziano, nel periodo menopausale, ecc..);
insonnie funzionali a causa di fattori esterni (per esempio legate al cambio di fuso orario, nei lavoratori turnisti, da stress ambientale);
insonnie secondarie (ossia come conseguenza di altre malattie, per esempio cardiopatia, affezioni osteo-articolari, disturbi nella digestione, oppure come conseguenza di disturbi psicologici, per esempio stati d’ansia, depressione, nevrosi, psicosi, ecc..);
insonnie legate a fattori tossici per l’assunzione di droghe eccitanti, alcol, caffè o farmaci;
oppure l’insonnia può essere anche espressione secondaria dei cosiddetti disturbi del sonno come sonnambulismo, sonniloquio (parlare durante il sonno), bruxismo (digrignare i denti), movimenti continui ed involontari delle gambe, apnee notturne, ecc..
L’insonnia, infatti, fa parte di quei disturbi dovuti ad alterazioni del ritmo, della quantità e della qualità del sonno.

 

Oltre ad identificare le cause, sono stati anche messi in evidenzia diversi tipi di insonnia in base a come questa si manifesta nel corso della notte:

si parla di insonnia iniziale, quando si fa fatica ad addormentarsi;

insonnia centrale quando si hanno frequenti risvegli notturni ed è questo il caso in cui diventa fondamentale la qualità del sonno.

Infatti, svegliandosi continuamente, non si realizza la fase REM (Rapid Eye Movement), che è la fase di sonno più profondo.

Infine vi è l’insonnia tardiva caratterizzata da risvegli molto precoci.

 

Nella maggior parte dei casi, l’insonnia è di tipo transitorio e quindi rappresenta uno stato temporaneo che quasi tutti abbiamo attraversato nella propria vita, magari in corrispondenza a situazioni di forte stress emotivo come superlavoro, lutti, separazioni, cambiamenti improvvisi, ecc.
Nel caso in cui l’insonnia perduri nel tempo (oltre a un mese), questa può essere definita cronica e spesso le buoni abitudini e l’utilizzo di piante officinali, nonostante possano essere dei validi aiuti, non sono sufficienti per risolvere il problema. In questo caso si dovrà intervenire con una terapia specifica e sotto stretto controllo medico.

 

Ricordiamo di quanto siano importanti le “buone abitudini” del sonno, ossia evitare tutte quelle situazioni che contribuiscono ad aumentare il tempo per addormentarsi e che vanno ad interferire con la qualità del sonno.
Fare un pasto abbondante alla sera, bere caffè e altre bevande eccitanti o fumare una sigaretta sono di sicuro abitudini da evitare; così come i luoghi rumorosi, la presenza di luce ed ambienti troppo caldi.
Attenzione anche agli effetti della tecnologia sul sonno e quindi, l’uso di computer, tablet e della televisione prima di addormentarsi può essere una fonte di disturbo per il nostro dormir bene.

 

 

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