Il drenaggio: come ritornare in forma in maniera sana e naturale
Pubblicato il Settembre 26, 2014 - Benessere
Ebbene si, è arrivato il temuto momento di fare i conti con il buco della cintura dopo il periodo di feste e quindi di grandi banchetti e peccati di gola.
Ma non facciamoci prendere dall’ansia… infondo l’essersi rilassati per un periodo, godendo della compagnia di amici e parenti è molto più importante per il nostro benessere psico-fisico, rispetto al rimanere sempre in perfetta forma fisica.
Quindi abbandoniamo fin da subito le diete ferree, gli abiti larghi per nascondere i chili di troppo e i buoni propositi e cerchiamo di mantenere ancora le energie ed il sorriso ritrovato in questo periodo di ferie.
La sensazione di sentirsi “sovraccarichi” è data da un rallentamento della funzionalità degli organi deputati all’eliminazione di sostanze inutili e dannose.
Questi organi vengono definiti organi emuntori e sono il fegato, l’intestino, i reni e la pelle.
Rimettersi in forma non si significa bandire totalmente zuccheri e carboidrati, significa prima di tutto effettuare un buon drenaggio, che consiste nello “scaricare” tali organi emuntori ripristinando la loro ottimale funzionalità e liberandoli da eventuali accumuli di sostanze indesiderate.
Questa è la prima, fondamentale e giusta mossa da applicare non solo nei periodi successivi alle festività, ma sarebbe da mettere in pratica almeno tre volte l’anno, in corrispondenza dei cambi di stagione.
In concreto per drenaggio si intende un particolare metodo di depurazione dell’organismo attuato tramite la somministrazione di piante opportunamente scelte dal medico o dall’erborista.
Il risultato consiste in un moderato potenziamento dell’attività del fegato, della secrezione biliare, della diuresi e del transito intestinale.
Quali sono le piante utili per un drenaggio efficace?
Di sicuro lo sono tutte le piante diuretiche ossia che vanno a ridurre i fenomeni di ritenzione idrica e soprattutto che favoriscono l’eliminazione dei liquidi e dei sali in eccesso come Betulla, Equiseto, Ononide, Gramigna, piccioli di Ciliegia.
Ma l’opera principale viene compiuta da tutte quelle piante che hanno come organo bersaglio il fegato, l’organo emuntore per eccellenza, il sito in cui vengono metabolizzate tutte le sostanze e nutrienti ingeriti ed in particolare è la principale sede di regolazione del metabolismo glucidico e lipidico, oltre svolgere altre numerose e fondamentali funzioni.
Un’ antica formulazione di drenaggio utilizzata con grande successo dai fitoterapeuti della scuola francese consisteva nel miscelare tra loro in rapporto uguale gli estratti idroalcolici (Tinture Madri) di Carciofo (Cynara scolymus L.), Tarassaco (Taraxacum officinale Weber) e Fumaria (Fumaria officinalis L.).
Questa formulazione viene definita “I tre moschettieri della fitoterapia”, simpatico nome che va a sottolineare l’importanza terapeutica che viene da sempre attribuita alla miscela.
Le foglie di Carciofo svolgono principalmente un’azione epatoprotettrice ed in particolare ciò che lo rende uno dei rimedi depurativi migliori è la sua capacità di regolare il flusso biliare.
Di conseguenza si avrà un aumento della secrezione degli acidi biliari, stimolando la motilità intestinale e la digestione dei grassi.
Le radici di Tarassaco si ritrovano bene o male all’interno di quasi tutte le cure depurative e nelle cosiddette “cure primaverili” grazie alla sua duplice azione diuretica e stimolante epatica: la stimolazione della diuresi, unitamente a un incremento della funzionalità epatica, portano a un’azione sul ricambio generale che si traduce in un’aumentata eliminazione di scorie da parte dell’organismo e quindi un alleggerimento del distretto epato-renale.
La Fumaria è da sempre utilizzata per la sua proprietà di regolazione dell’attività epatica.
In particolare è in grado di modulare il flusso biliare, aumentandolo se è insufficiente e frenandolo quando è in eccesso (attività anfocoleretica).
Questa azione si traduce in un miglioramento della motilità intestinale e della digestione in generale.
Anche la Fumaria possiede una modesta proprietà epatoprotettrice prevendo i danni che si possono creare dall’accumulo di sostanze tossiche ed inutili.
Se la pratica del drenaggio si effettua correttamente e in maniera costante, è possibile avvertire, anche a distanza di pochi giorni, una sensazione di benessere accompagnata da una diminuzione del senso di fatica e pesantezza, riscoprendo il piacere di rimettersi in forma in maniera sana e naturale.