Gli antisettici urinari: uva ursina e corbezzolo
Pubblicato il Settembre 26, 2014 - Benessere
Due piante molto simili appartenenti alla famiglia dell’Ericaceae che se associate possono rappresentare un efficace rimedio in caso di infezioni delle vie urinarie.
L’Uva ursina (Arctostaphylos uva usi (L.) Sprengel) è una pianta molto diffusa soprattutto negli ambienti montani.
In Italia cresce spontanea al centro e nord Italia, in prevalenza sulle Alpi e sugli Appennini.
Dal punto di vista botanico è un arbusto sempreverde a rami striscianti con piccole foglie coriacee di color verde scuro e bacche rosse e globose dal sapore acidulo e poco gradevole, di cui, come suggerisce lo stesso nome, gli orsi sono molto ghiotti.
Il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) è un arbusto mediterraneo con rami frondosi e chioma tondeggiante.
La particolarità della pianta sta nel fatto che i frutti, bacche rugose, asprigne, di colore arancio porporino, ci impiegano un anno per maturare, perciò il Corbezzolo nel periodo di ottobre presenterà contemporaneamente sia frutti che fiori.
A rendere la pianta singolare sono anche i fiori ricchi di nettare, di cui si servono le api nel periodo autunnale per la produzione dell’ultimo miele della stagione, un miele amaro, conosciuto per la sua forte azione balsamica nelle affezioni bronchiali.
Sia l’Uva ursina che il Corbezzolo risultano utili nel trattamento di cistiti e di altre infiammazioni ed infezioni a livello delle vie urinarie, grazie alla presenza dell’arbutina, un glicoside idrochinonico che si ritrova anche nel Mirtillo e nei Lamponi.
L’arbutina dopo aver subito una prima idrolisi a livello intestinale, raggiunge i reni dove in presenza di urine basiche (cioè ricche di ammoniaca come sono in presenza di infezioni), si scinde in glucosio e idrochinone. Quest’ultima molecola viene eliminata per via renale esercitando azione antinfiammatoria e batteriostatica (inibisce o limita la replicazione batterica).
L’arbutina è presente in concentrazioni maggiori nelle foglie di Uva ursina.
Le foglie di Corbezzolo pur presentano una buona percentuale di arbutina sono principalmente ricche di tannini, sostanze dotate di proprietà astringenti che risultano comunque utili in caso di infiammazione.
Entrambe le piante presentano comunque un’azione diuretica (per la presenza di flavonoidi) un effetto di sicuro positivo e fondamentale in caso di infezione.
Non è sempre necessario ricorrere al trattamento antibiotico per disinfettare le vie urinarie, poiché la sola assunzione di un decotto (almeno tre tazze al giorno) a base di Uva ursina e Corbezzolo, addizionato ad un infuso di Camomilla può rilevarsi risolutivo.
C’è chi preferisce assumere l’infuso, anzichè il decotto, di Uva ursina e Corbezzolo poiché si estraggono una quantità minore di tannini, sostanze dal marcato sapore amaro.
Precisiamo però che l’arbutina, il principio attivo responsabile dell’azione antisettica e antinfiammatoria dell’Uva usina e del Corbezzolo, si dissolve meglio nell’acqua in ebollizione ed è quindi indicato preparare le piante sotto forma di decotto.
Essendo che l’arbutina si attiva solo in presenza di ambiente basico, si può aggiungere un po’ di bicarbonato di sodio al decotto per alcalinizzare le urine e si consiglia un’alimentazione ricca di alimenti alcalini quali vegetali, latte, patate, ecc..
Si ricorda inoltre che l’assunzione, in particolare dell’Uva ursina, provocherà la colorazione delle urine in bruno-verde, per la presenza dell’idrochinone.
Ciò sta ad indicare quindi che le piante assunte stanno facendo il loro giusto effetto!
È interessante notare come la Natura abbia dotato la zona montana di piante ad azione disinfettante delle vie urinarie, come l’Uva ursina e come nelle zone dove questa pianta non cresce, e cioè nella macchia mediterranea e nei litorali, abbia fatto crescere il Corbezzolo con le stesse proprietà antisettiche riconosciute.