Geranio africano: farmaco vegetale per le infezioni respiratorie
Pubblicato il Novembre 5, 2014 - Benessere
Si definisce con il termine “raffreddore comune” un’infezione respiratoria acuta catarrale del tratto respiratorio, che decorre spesso senza febbre, con interessamento principale di alcune o di tutte le vie aeree: naso, seni paranasali, gola, laringe e spesso trachea e bronchi.
Il raffreddore comune, così come la bronchite e molte altre infezioni delle vie aeree superiori, sono causate da centinaia di virus (rinovirus, virus influenzali, virus respiratorio sinciziale, ecc..) e che possono associarsi o essere complicate da infezioni batteriche dando origine a situazioni più complesse come sinusiti o otiti.
Sempre più spesso si ricorre all’utilizzo precoce di antibiotici anche se non si sono verificati casi di complicazione batterica specifica.
Ricordiamo che gli antibiotici non sono efficaci contro i virus e il loro uso scorretto ha purtroppo causato un preoccupante aumento di ceppi batterici resistenti ai comuni antibiotici.
Di fronte a questi dati diventa necessario ricercare valide alternative che non siano invasive per il nostro sistema immunitario ma che allo stesso tempo siano in grado di ridurre la durata e la severità dei sintomi delle infezioni acute delle vie aeree superiori.
Ed è così che si inizia (o si ritorna) a guardare agli antichi rimedi naturali tramandati dalla tradizione dei popoli, non considerati più come passate superstizioni ma come preziose opportunità per migliorare l’efficienza e la sicurezza di alcune pratiche mediche dell’attuale medicina.
È questo il caso del Pelargonium sidoides, la pianta medicinale più studiata al mondo nelle malattie da raffreddamento.
Il Pelargonium sidoides è una varietà di Geranio della Famiglia delle Geraniaceae che cresce nella regione sud-orientale del Sud africa, patrimonio della medicina tradizionale dei popoli indigeni e da loro impiegato per curare numerose patologie a carattere infettivo e non, come malattie respiratorie, disturbi gastro-intestinali, disturbi mestruali ecc..
Esistono più di 20 studi clinici che vanno a confermare l’efficacia di tale pianta, in particolare sulla remissione dei sintomi tipici del raffreddore comune e di bronchiti, classificandola come un potente batteriostatico e immunostimolante.
È stato confermato che l’assunzione di prepararti a base di Pelargonium sidoides, al primo esordio dei segni di infezione respiratoria, riduce o risolve i sintomi, riduce il rischio di complicanze causate da infezioni batteriche e permette un più rapido recupero dello stato di benessere, riducendo quindi l’impiego di altri farmaci, in particolare di antibiotici.
Inoltre gli estratti delle radici sono ben tollerati dall’organismo ed utilizzabili anche in età pediatrica.
Nei paesi d’oltralpe come Germania e Francia moltissimi prodotti naturali sono parte integrante della farmacopea ufficiale e dal 1975 in Germania viene venduto l’estratto di Geranio africano mantenendo il nome originale datogli dagli indigeni del sud Africa: Umckaloabo che nella lingua zulù è l’insieme di due parole che stanno a significare “ per i disturbi ai polmoni” e “per il dolore al petto”.
L’interesse verso questa pianta iniziò all’inizio del ‘900 dopo che lo studioso inglese Charles Henry Steven mandato in sud Africa per curarsi dalla tubercolosi, guarì dopo pochi mesi grazie al consiglio dello sciamano zulù di assumere per due volte al giorno il decotto delle radici di Pelargonium sidoides.
Tutti gli studi che vi susseguirono, grazie al progresso scientifico e farmaceutico, indagarono sulle sostanze attive del fitocomplesso e confermarono importanti azioni della pianta, quali la sua azione immunomodulante e in particolare la capacità di attivare le cellule e i meccanismi deputati alla difesa del nostro organismo (attivazione macrofagi, produzione di difensine, incremento fagocitosi, riduzione dell’adesività batterica).
L’azione antivirale, in particolare contro i virus tipici delle infezioni respiratorie e l’azione secretomotoria che consiste nel facilitare i movimenti delle ciglia delle cellule dell’epitelio dei bronchi (cellule che hanno lo scopo fisiologico di garantire una continua pulizia delle vie aeree), promuovendo l’espulsione di muco.
Ad oggi, in Italia, il Pelargonium sidoides è stato registrato come farmaco vegetale di uso tradizionale venduto in tutte le nostre farmacie ed è utile non solo nel trattamento delle infezioni respiratorie di natura virale, ma anche come valido aiuto nella prevenzione delle malattie broncopolmonari croniche al fine di ridurre la carica batterica e potenziare le difese immunitarie.