Erba spaccapietra: utilizzo, proprietà e tradizione
Pubblicato il Aprile 19, 2022 - Benessere
La Ceterach officinarum, famiglia Aspleniaceae, nota anche con il nome di Cedracca, Erba spaccapietra o Erba ruggine; deriva dal latino ceterum = il resto, il rimanente; ossia tutto ciò che l’organismo non riesce ad espellere e che rimane soprattutto nei reni e nella vescica come calcoli, renella, etc. Mentre la definizione di spaccapietra deriverebbe dalla capacità del rimedio di sciogliere, o quantomeno ridurre, i calcoli renali.
Il nome popolare Erba ruggine deriva dall’aspetto ed il colore che assume in piena maturità.
La Ceterach è una piccola felce originaria dell’Europa Centrale capace di vivere nelle fenditure delle rocce riuscendo a frantumarle lentamente; ed anche è per questo che viene chiamata spaccapietra, oltre al fatto che “spacca” i calcoli renali e vescicali.
La lamina fogliare, lunga una decina di cm, è divisa in pinnule a zig-zag incise fin quasi al rachide, alquanto distanziate tra loro; che portano nella pagina superiore dei lobi verde scuro e glabri. Il picciolo e la faccia inferiore dei lobi sono coperti da fitte squame brevi, grigio-rossicce. Durante l’estate, venendo a mancare l’umidità, i ciuffi della Spaccapietra intristiscono e le foglie si seccano, per rispuntare nella stagione piovosa.
Di questa pianta si utilizzano il rizoma e le fronde.
Costituenti principali: tannini, mucillagini, sostanze amare, acido gallico e sali minerali.
Proprietà: diuretiche e disinfettanti. È indicata per i soggetti con disuria dovuta alla presenza di acido ossalico o ossalati nelle urine e alle persone afflitte da renella. È vermifuga a livello intestinale. Al rizoma si attribuiscono proprietà bechiche.
Ippocrate e Dioscoride ne raccomandavano l’uso per curare i mali della milza. Anche Galeno parla del Ceterach descrivendone la capacità di “rompere le pietre”.
Assunta abitualmente a piccoli intervalli questa droga, come decotto o come estratto, previene la litiasi e mantiene limpida ed esente da flocculazioni l’urina di pazienti soggetti a fenomeni gottosi.
La tisana a base di CETERACH/SPACCAPIETRA:
CETERACH (o SPACCAPIETRA), ONONIDE, MAIS, RUSCO in parti uguali.
“È senz’altro uno dei rimedi maggiori, anche perché essa, grazie alla CETERACH, agisce sulla Milza e, grazie alle altre piante diuretiche, dissolve la parte Mucosa-Flemmatica; inoltre grazie al MAIS (rinfrescante) e alla CURCUMA, quando vi viene aggiunta, e alla ONONIDE, espelle il Calore epatico che ristagna nell’area renale.”
Medicina Tradizionale Mediterranea, Luigi Giannelli, Ed. Tecniche Nuove, Agosto 2006
TISANA ANTILITIASICA E PREVENTIVA DELLE CALCOLOSI
Ononide radice 40 g
Ceterach fronde 40 g
Anice frutto 20 g
60 g di preparato in un litro d’acqua. Far bollire piano per 2-3 minuti. Far infondere per circa 25 minuti. Filtrare e bere durante il giorno in 3-4 dosi.
Decotti e tisane, Costanza Giunti, Ed. Tecniche Nuove – Febbraio 2007
GIULIA CALDARELLI
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