Consolida maggiore: un rinforzo per muscoli ed ossa
Pubblicato il Settembre 26, 2014 - Benessere

Secondo il vocabolario della lingua italiana con il verbo consolidare si intende un’azione che porta a rendere più forte e stabile qualcosa.
In luce di questa semplice definizione possiamo facilmente intuire l’utilizzo e le proprietà della Consolida maggiore (Symphytum officinale L.), pianta erbacea della famiglia delle Boraginaceae, le cui radici trovano grande applicazione in caso di distorsioni, contusioni, ematomi e strappi muscolari.
Il nome Consolida dal greco symphuò e cioè io unisco è in relazione al potere cicatrizzante delle radici, che nel passato si supponeva potessero contribuire a far risaldare le ossa fratturate.
La Consolida, infatti, gode di una lunga tradizione popolare risalente ai tempi degli antichi greci i quali impiegavano, per uso esterno, proprio le radici della pianta per curare le ferite e, negli antichi campi di battaglia, spesso si immergevano delle garze nella pasta ricavata dai rizomi, per poi avvolgerle intorno alle ossa fratturate. Una volta essiccata, ne risultava una primitiva, ma efficace ingessatura.
Tuttavia queste prestigiose proprietà non rimasero solo delle supposizioni: studi clinici pubblicati hanno osservato di come l’applicazione esterna di Consolida, in caso di slogatura o contusione, sia in grado di alleviare il dolore ed il gonfiore, in maniera più efficace rispetto a un normale farmaco antinfiammatorio.
Le radici di Consolida sono in grado di stimolare la rigenerazione del tessuto danneggiato sia che si tratti di cartilagine sia di tessuto osseo ed è quindi perfettamente indicata nel trattamento topico di distorsioni, tendiniti, strappi muscolari, ematomi e periostiti (infiammazione cronica del periostio, membrana di tessuto connettivo che ricopre totalmente le ossa).
Come fa la Consolida a “consolidare” il tessuto danneggiato?
Come sappiamo le proprietà di una pianta non sono mai attribuibili a un’unica molecola, ma all’intero fitocomplesso, ossia l’insieme di principi contenuti nella droga che operano in sinergia tra di loro.
Sicuramente l’allontoina è la sostanza contenuta nelle radici che manifesta maggiore attività e che in particolare agisce come proliferante cellulare, favorendo la riparazione tissutale.
I tannini, sostante astringenti, contribuiscono a mantenere insieme i lembi delle ferite, partecipando al processo di cicatrizzazione, mentre le mucillagini hanno un effetto emolliente, lenitivo ed antipruriginoso.
L’azione antinfiammatoria della Consolida, dovuta in parte alla presenza di acidi fenolici (soprattutto acido rosmarinico) e in parte alla presenza di allontoina, la rende un ottimo rimedio per il riassorbimento di ematomi, azione che può essere rafforzata con l’associazione ad altre piante ad azione simile quali Arnica, Spirea e Artiglio del diavolo, per quanto riguarda l’azione antinfiammatoria, oppure Ippocastano, Centella asiatica e Iperico per completare l’azione cicatrizzante e favorire la circolazione a livello connettivale.
L’uso concesso è solo quello ESTERNO poiché la Consolida contiene in tutte le sue parti alcaloidi pirrolizidinici, sostanze tossiche e dannose.
È pertanto assolutamente sconsigliato l’uso della droga per via interna.
Ancora una volta possiamo far esperienza della generosità della Natura nell’offrirci i giusti rimedi racchiusi all’interno di piante che, nella maggior parte dei casi, crescono spontaneamente anche ai lati delle strade.
La Consolida rientra tra queste piante rustiche che si trova allo stato selvatico in particolare nei fossati e in terreni umidi e acquitrinosi.
Il periodo migliore per la raccolta delle radici è l’autunno momento in cui si ha la massima concentrazione dei principi attivi.
Perciò non rimane che saperla riconoscere!
Attenzione il riconoscimento botanico di una pianta è un’ operazione importante da non sottovalutare per non incorrere in errori che possono essere spiacevoli anche per la nostra salute.