Cistus incanus: dalla tradizione greca un potente immunostimolante
Pubblicato il Ottobre 25, 2019 - Benessere
Conosciuto fin dai tempi di Teofrasto, botanico greco e discepolo di Aristotele, il Cistus incanus (chiamato anche Cisto rosso, Cisto di Creta o Cisto marino) è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Cistaceae, che cresce spontaneamente nelle zone aride e rocciose dell’area mediterranea, in particolare nelle zone insulari, nell’isola di Creta e nella Grecia del sud. Anche nella Genesi viene fatto riferimento a questa pianta descritta come una panacea di tutti i mali.
Nella medicina popolare greca e del Mediterraneo la pianta era molto apprezzata poiché da essa si ricavava il cosiddetto Labdanum, una delle prime sostanze aromatiche del mondo antico: una resina gommosa, secreta dai peli ghiandolari delle foglie, utilizzata per secoli come ingrediente di profumi e come incenso, ma soprattutto per combattere infezioni, tosse, reumatismi, disturbi intestinali e mestruali.
Questa era un prodotto molto pregiato a causa del suo difficile metodo di estrazione: gli antichi greci erano soliti portare le capre al pascolo in mezzo ai cespugli di Cisto ricoperti da questa resina appiccicosa, la quale rimaneva attaccata al loro manto. Una volta che gli animali venivano tosati il pelo raccolto veniva posto in acqua bollente per separare la resina intrappolata.
Ad oggi le moderne tecniche estrattive hanno messo a punto metodi più efficienti e meno costosi, ma tuttavia nelle isole greche, in particolare sull’isola di Creta, esistono ancora coltivatori che raccolgono il Ladano con un particolare arnese, simile a un rastrello, il quale è dotato di lunghe strisce di pelle che vengono fatte passare sui cespugli. La resina aderisce su queste strisce dalle quali viene poi tolta manualmente.
La resina di Ladano si ottiene anche da altre specie di Cistus, in particolare da Cistus ladaniferus che si differenzia per i suoi fragranti fiori bianchi.
Il Cistus incanus non è importante solo per l’estrazione del Labdanum, la pianta infatti possiede proprietà terapeutiche non ancora molto conosciute e diffuse, ma potenzialmente benefiche ed efficaci per la salute dell’uomo.
In seguito a diverse indagini farmacologiche è stato possibile isolare e studiare i principi maggiormente attivi ed è stata individuata una massiccia presenza di polifenoli e flavonoidi (molecole contenute in grandi quantità anche nel vino), ritenuti responsabili dell’effetto antinfiammatorio e antiossidante.
La particolare combinazione di queste sostanze fanno del Cistus incanus un ottimo rimedio nel contrastare l’eccessiva produzione di radicali liberi che può essere generata da forti situazioni di stress, esposizione a sostanze inquinanti (smog, inquinamento atmosferico, fumo di sigaretta, sostanze tossiche sempre più in aumento nei nostri ambienti domestici..) ma anche in caso di malattie virali.
La pianta, assunta anche sottoforma di decotto, favorisce la funzionalità dei sistemi di detossificazione dell’organismo, ma soprattutto agisce come stimolante delle difese naturali del nostro organismo. Per esempio l’assunzione continuata e costante di Cistus incanus si è dimostrata utile nel trattamento di diverse infezioni fungine quali candida, ma anche Helicobacter e altre infezioni intestinali. La pianta andrebbe a promuovere la formazione delle flora batterica intestinale positiva e a ripristinare l’equilibrio alterato. Quest’azione acquista notevole importanza soprattutto ai giorni nostri dove l’inquinamento ambientale e i fattori di stress sono sempre più presenti nella vita quotidiana e sono tra i principali responsabili dell’alterazione della popolazione batterica intestinale.
I sintomi si manifestano in una lenta digestione, irritabilità, stanchezza in generale e disordine intestinale.
L’azione immunostimolante della pianta in questione è accompagnata dall’importante azione antinfiammatoria e dalla sua capacità di risolvere le infezioni dell’apparato respiratorio. Così, al pari dell’Echinacea, il Cisto è da tenere in considerazione come buon preventivo nel periodo pre-invernale quando l’arrivo di raffreddori, influenze e bronchiti è alle porte.
Le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie sono molto importanti anche per il suo utilizzo esterno. Infatti applicando prodotti a base di Cistus incanus sulle ferite, si favorisce la loro cicatrizzazione, ma risulta anche molto utile in caso di neurodermatiti.
In cosmetica la pianta trova impiego come antirughe per la sua importante azione antiossidante.
Ancora una volta si sta riaffacciando sul panorama erboristico un rimedio naturale, tramandato nei secoli e ampiamente utilizzato nella tradizione popolare. Saranno necessari ulteriori studi in ambito farmacologico, che vadano ad indagare i principi attivi contenuti nella pianta e i suoi meccanismi d’azione; al fine di garantire la sicurezza e l’efficacia di un prodotto donatoci dalla Natura in grado di proteggerci dalle aggressioni esterne, soprattutto nel periodo invernale.
ELISA CARNEVALE
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