Cipolla e ricerca scientifica: un nuovo cicatrizzante naturale

Pubblicato il Settembre 20, 2017 - Piante officinali

Cipolle come cicatrizzanti naturali

Allium cepa L., conosciuta comunemente con il nome di Cipolla, è la specie del genere Allium più coltivata e utilizzata, principalmente come insaporitore di pietanze.

Oggi, con il sostegno della ricerca scientifica, siamo in grado di dimostrare che la Cipolla possiede componenti, come derivati fenolici, composti dello zolfo e quercetina, che non sono solo in grado di mantenere in buona salute il nostro corpo, ma sono anche in grado di contribuire al trattamento di alcuni disturbi.

 

L’Allium cepa, se assunta ogni giorno attraverso l’alimentazione, riduce il rischio di problemi cardiovascolari, obesità, ipercolesterolemia, patologie del tratto gastrointestinale, ipertensione, diabete di tipo 2, cataratta e formazione di cellule cancerose.

Alcuni studi ne hanno dimostrato anche l’attività cicatrizzante sulla cute, dovuta all’azione free radical scavenging (anti-radicali liberi) e antibatterica dei tannini e dei flavonoidi.

In particolare, una recentissima ricerca tutta italiana condotta dal gruppo di una ricercatrice del dipartimento di “Scienza della Salute e della Nutrizione” dell’Università della Calabria, ha portato alla scoperta di una nuova molecola, denominata RYGoldZip, estratta dagli scarti della Cipolla rossa.

Questa molecola, ottenuta mediante processi chimici aventi un minore impatto sull’ambiente e sulla salute rispetto a quelli tradizionali, è utile nel trattamento di tutti i tipi di ulcere cutanee (che consistono nella perdita di pelle, che non si rigenera più, causata dal rallentamento del flusso sanguigno), in particolar modo quelle diabetiche.

 

Curare queste ulcere è molto importante, in quanto il loro impatto sulla vita quotidiana è molto forte: le ferite, spesso accompagnate da perdita di pus e sangue, necessitano di numerose medicazioni che possono durare anni, proprio perché tendono a non chiudersi; ciò comporta notevoli spese e molte limitazioni da un punto di vista lavorativo e sociale.

 

Per dimostrare l’efficacia della nuova molecola è stato effettuato un test su un gruppo composto da 16 pazienti volontari, di entrambi i sessi, con ulcere diabetiche e vascolari, già sottoposti ad altri trattamenti non andati a buon fine, ai quali è stata somministrata le molecola RYGoldZip per via cutanea utilizzando una crema a base di acido ialuronico: non solo è stata ottenuta la guarigione delle piaghe in tempi brevi (5-12 giorni) senza ausilio di antibiotici e senza la comparsa di effetti secondari come prurito, arrossamento e infezioni; ma alcuni soggetti hanno avuto anche ricrescita di peli sulle zone trattate.

 

Altre valutazioni, così come il brevetto, sono ancora in corso, ma si spera di poter usufruire al più presto dei frutti di questa scoperta, per migliorare la qualità della vita di chi soffre di determinate patologie.

 

FEDERICA AIELLO

 

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