CENTAUREA MINORE: UTILIZZO, PROPRIETÀ E TRADIZIONE
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Pianta conosciuta come erba china, per le proprietà febbrifughe, viene detta anche “scacciafebbre” e in alcune tradizioni, a causa del suo gusto molto amaro, è chiamata fel terrae, cioè “fiele della terra“.
Il nome le deriverebbe dal greco eritros = rosso per il colore dei fiori e centaurium dal centauro Chirone, famoso conoscitore di erbe, il quale l’avrebbe utilizzata per primo per medicarsi una ferita al piede.
La Centaurium erythraea Rafn. (conosciuta anche come Erythraea centaurium Pers.), appartenente alla famiglia delle Gentianaceae; è una pianta erbacea annua o bienne, alta 10-30 cm, comune al margine dei boschi di tutta Europa ed in Africa settentrionale, ma sempre in quantità assai limitate.
I rami sono sottili e tetragoni. Le foglie, raggruppate in rosette basali, sono sessili ed ovali, opposte e più piccole le caulinari.
I fiori sono piccoli dal colore rosa tenue disposti in infiorescenze cimose. Il frutto è una capsula deiscente con due valve.
Parte utilizzata: le sommità fiorite.
Principali costituenti: piccola quantità di amari glicosidi secoiridoidi (centapicrina, genziopicrina, svertiamarine, sweroside, gentiopicroside); flavonoidi; triterpeni; steroli; tracce di alcaloidi piridinici e actidinici. La composizione della frazione dei secoiridoidi varia nei diversi organi della pianta: quelli derivati dalla centapicrina, seppure in piccole quantità, dominano nei fiori, per cui la percentuale dei fiori contenuta nella droga ne determina in modo incisivo il grado di amarezza. L’azione antipiretica potrebbe essere spiegata dalla presenza di acidi organici e dai derivati fenolici.
La Centaurea minore fa parte degli amari, gruppo di piante contenenti sostanze che aumentano la quantità del succo gastrico, perché stimolano le funzioni digestive invogliando al cibo e migliorando la digestione delle sostanze ingerite tramite un meccanismo nervoso riflesso. La Centaurea, come tutti gli amari, deve essere somministrata circa mezz’ora prima dei parti, a stomaco vuoto, e sorseggiata lungamente per permettere di sviluppare l’azione riflessa attraverso la stimolazione dei recettori gustativi.
Gli amari possiedono anche una blanda azione purgativa. I principi amari contenuti nella pianta, come la genziopicrina, sono dotati anche di notevoli proprietà antifebbrili.
la Centaurea minore viene impiegata dall’industria dei vermouth e degli amari.
La medicina popolare ha da sempre impiegato le sommità fiorite di questa pianta come rimedio febbrifugo e amaro-tonico. “È pure febbrifuga e usata nelle febbri intermittenti in infuso, estratto o in conserva, di regola con successo la febbre, d’ordinario, in uno o due giorni scompare. Anche l’artrite e la sciatica ne traggono vantaggio, come pure la gotta”. (Antonelli G.).
Proserpio segnala che la dermocosmesi ne utilizza gli infusi per frizioni capillari ad azione antipediculosica.
Dioscoride è riproposto dal Baglivi, nella sua opera Praxis Medica (1738), dove afferma che “essa è assai preziosa nell’itterizia facendo eliminare la bile per mezzo dell’intestino”.
Si usa il decotto per conferire ai capelli bruni dei riflessi biondi dai cui il nome di “biondella”.
Questa officinale rientrava nella composizione della Teriaca.
Nella tradizione popolare italiana si registrano anche usi nella cura delle emorroidi e dei disturbi mestruali.
Precauzioni d’uso: un uso scorretto della pianta può provocare irritazione delle vie digestive, con vomito e diarrea.
Alcune formulazioni e utilizzi pratici:
- Digestione lenta e laboriosa
Centaurea sommità 15 g, Maggiorana fiori 35 g, Timo pianta 50 g
Infuso: Dose 10 g in 300 g di acqua. Riposo 20 minuti. 1 tazzina prima dei pasti (Fitoterapia moderna di L. Palma)
- Dispepsia con cefalea
Melissa foglie 65 g, Centaurea sommità 20 g, Menta foglie 15 g
Infuso: Dose 5 g in 100 g di acqua. Riposo 20 minuti. 2 cucchiai prima dei pasti (Fitoterapia moderna di L. Palma)
- Gastrite acuta
Enula rizoma 40 g, Salvia foglie 20 g, Centaurea sommità 20 g, Viola mammola fiori 20 g
Infuso: Dose 15 g in 325 g di acqua. Riposo 20 minuti. 1 tazzina prima dei pasti (Fitoterapia moderna di L. Palma)
- Tisana composta all’Assenzio; stomachica e digestiva (F.N. Formulario Nazionale)
Composizione. 100 g di miscela contengono: Assenzio erba 30 g, Genziana radice 20 g, Arancia amara corteccia 20 g, Centaurea erba 20 g, Cannella corteccia 10 g
Preparare la tisana al momento dell’uso per infusione. Un cucchiaio (5 g circa) per una tazza (250 g circa), 1-3 volte al giorno.
Nella teoria del Dr. Edward Bach la Centaurea minore, in inglese Centaury, è “Il fiore della disponibilità”, fa parte del gruppo dei fiori “Per chi è eccessivamente sensibile a influssi e idee esterne”.
Il Dr. Bach nel testo originale I dodici guaritori e altri rimedi individua l’utilità di questo fiore per:
“Persone gentili, silenziose, buone ed estremamente ansiose di servire gli altri. Abusano delle proprie forze in questo intento. Il loro desiderio di aiutare gli altri cresce a tal punto da farle diventare più dei servitori che non degli aiutanti. La loro naturale bontà le porta a fare più di quanto sia necessario e così facendo a volte trascurano la propria particolare missione di vita.”
Il Dr. Bach individuò le caratteristiche legate a questo fiore osservandone il comportamento in natura: Centaury si lascia quasi “soffocare” dalle altre piante, come se avesse timore di richiedere spazio per sé; i suoi fiori si aprono solo in presenza delle condizioni più favorevoli (come il sole), mentre si chiudono se c’è troppo vento o se le temperature sono troppo alte o troppo basse.
Questa intuizione lo portò per similitudine a definirlo il fiore per le persone più arrendevoli, accondiscendenti, con scarsa autostima, che permettono che si approfitti della loro disponibilità e finiscono per dedicare la vita o parte di essa agli altri.
GIULIA CALDARELLI
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