Carbone vegetale attivo contro gonfiore e tensione addominale
Pubblicato il Ottobre 7, 2014 - Benessere
A tutti, bambini e adulti, prima o poi, spetta ricevere un bel pezzo di carbone dalla befana!
Questa non è sempre una cosa negativa, se si tratta di quello buono e zuccherato..ma esiste un altro tipo di carbone, di certo molto più benefico: il carbone vegetale attivo
Ebbene si, la Natura aiuta a curarci anche utilizzando prodotti che a primo impatto possono sembrare inusuali!
Attenzione, il carbone vegetale attivo è ben diverso dal carbon fossile, utilizzato come combustibile!
Infatti stiamo parlando del prodotto di carbonizzazione derivante da diversi legnami come pino, pioppo, salice, betulla, oppure dalla torba.
Questi materiali vengono sottoposti a combustione senza fiamma, ossia scaldati ad elevate temperature in assenza di ossigeno.
Il prodotto ottenuto viene sottoposto nuovamente a temperature elevate, ma questa volta in presenza di gas ossidanti, al fine di rendere massima la sua superficie assorbente attraverso la formazione di pori.
Si ottiene in questo modo il cosiddetto carbone vegetale attivato.
Perché viene utilizzato?
Il carbone vegetale attivo è un prodotto naturale che viene utilizzato per le sue proprietà adsorbenti, in caso di meteorismo, aerofagia, coliti, diarrea, fermentazioni intestinali e gastriti.
È un prodotto dotato di porosità che permette di imprigionare l’aria che si produce a livello gastrico o intestinale, andando a ridurre il gonfiore e la tensione addominale.
Il suo uso è consigliato all’insorgere di problemi dovuti a cattiva digestione o fermentazione anomala dei cibi, ma anche in via preventiva poiché il carbone vegetale, contenendo molti sali minerali basici, va a favorire i processi digestivi e prevenire eventuali acidità di stomaco.
Molto spesso viene associato alle piante carminative, come anice, finocchio, salvia, cumino, aneto, coriandolo, ecc.. le quali, diversamente dal carbone vegetale, promuovono l’espulsione dei gas intestinali e quindi, se assunte contemporaneamente, rafforzando e completando l’azione sul tratto gastro-intestinale.
Molto simile al carbone vegetale, per il meccanismo d’azione, è l’argilla, che però richiede dei tempi più lunghi di trattamento.
Anche questa è possibile trovarla associata al carbone vegetale o consigliata come valida alternativa.
Il carbone vegetale attivo, non è utile solo in questi casi, esso viene utilizzato anche in seguito a intossicazione, proprio grazie alla sua caratteristica di trattenere le sostanze e formare un complesso che viene eliminato poi dal tubo digerente senza essere assorbito.
Assumendo carbone vegetale è quindi possibile eliminare dall’intestino molte sostanze tossiche (tossine prodotte da batteri e funghi, additivi alimentari tossici, residui di medicinali, solventi organici, ecc..), andando a ripulire il sangue e il tubo digerente.
Attualmente, l’ FDA (Food and Drugs Administration), riconosce il carbone vegetale attivo, come valido antidoto generico per il trattamento di soggetti che abbiano ingerito sostanze tossiche.
Proprio per questa sua capacità di assorbire indistintamente le molecole presenti nel tratto gastro-intestinale, è necessario fare attenzione all’assunzione di carbone vegetale durante un trattamento farmacologico (per esempio con la pillola contraccettiva) poiché andrebbe ad assorbire il principio attivo del farmaco, eliminandone il suo effetto.
È possibile comunque assumere il carbone vegetale distanziandolo di almeno tre ore dall’assunzione del farmaco.
Non è sempre facile definire la causa dei gonfiori addominali e semplici rimedi, come il carbone vegetale, non bastano per ottenere risultati visibili. Molto spesso però, la causa risiede in cattive abitudini alimentari e sedentarietà.
Cambiare la propria alimentazione a favore di una dieta sana, varia ed equilibrata e farsi aiutare da quello che la natura ci mette a disposizione, possono essere già dei primi passi per risolvere questi piccoli ma fastidiosi disturbi intestinali.
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