Biancospino: pianta per la serenità del cuore

Pubblicato il Giugno 19, 2018 - Benessere

Biancospino, una pianta che ti rasserena il cuore

L’elegante Biancospino è un arbusto o un piccolo albero che fa parte della grande e numerosa famiglia delle Rosaceae, e per essere più precisi rientra nella sottofamiglia delle Pomoideae. Le Rosaceae sono piante cosmopolite, anche se più frequenti nell’emisfero Boreale.

Del Biancospino si conoscono due specie distinte principali: monogyna, quella più frequentemente coltivata e oxyacantha.

La specie monogyna possiede foglie pennatofide o pennatopartite, lunghe 4-6 cm, larghe 3-5 cm, fogliacee e sempre dentate nei rami sterili, mentre si presentano dentate o intere nei rami fertili. I fiori hanno un solo stilo, e sono organizzati a corimbi di 8-30 fiori di colore bianco, con ovario infero. Il frutto è una drupa rossa lunga 7-10 mm, di forma leggermente allungata e con un solo nocciolo.

Oxyacantha presenta solo foglie dentate, i fiori hanno 2 o più raramente 3 stili e drupe con altrettanti noccioli.

L’antesi avviene a maggio, poco più anticipata nella specie oxyacantha, e si raccolgono i corimbi appena schiusi e si mettono ad essiccare maneggiandoli con cura, essendo i petali molto delicati e facili alla caduta. Una volta essiccati, i fiori perdono il loro caratteristico e piacevole odore.

La droga è rappresentata dai fiori e dalle foglie, ma si utilizzano anche corteccia, giovani rametti e frutti. Le proprietà delle 2 specie sono identiche.

La droga contiene procianidine, flavonoidi, proantocianidine, catechine, triterpenoidi, acidi carbossilici, aromatici, derivati amminici e purinici.

Il Biancospino è stato definito da Binet la “Valeriana del cuore” perché trova largo impiego nelle affezioni cardiache e nervose. Esso regola la circolazione sanguigna agendo sia sul muscolo cardiaco che sul sistema nervoso.

In particolare ha azione antiaritmica, cioè è in grado di stabilizzare il ritmo cardiaco, inoltre è in grado di dilatare i vasi coronarici, quindi riduce la resistenza periferica e riduce quindi la pressione arteriosa; ancora protegge l’endotelio vascolare, riduce il colesterolo ed i trigliceridi plasmatici.

Possiede anche proprietà antiossidanti che in sinergia con il fitocomplesso aiuta a proteggere i vasi dall’aterosclerosi.

Il Biancospino è stata a lungo una pianta importante sia nella tradizione erboristica orientale che in quella occidentale: già nel 659 d.C. viene menzionato nell’erbario cinese Tang-Ben-Cao. In Cina infatti il Biancospino veniva utilizzato in caso di pressione alta, aterosclerosi, e altri problemi correlati al cuore; i frutti essiccati si assumevano per prevenire lo scorbuto, una malattia causata dalla carenza di vitamina C, di cui le drupe sono ricche.

In Nord America il Biancospino veniva impiegato per lenire il mal di stomaco, come diuretico e tonico cardiaco.

In Europa, nonostante il medico greco Dioscoride e Paracelso lo menzionino nei loro famosi “scritti”, il Biancospino trova la sua popolarità nell’aiutare a risolvere i problemi cardiaci soltanto nel XIX secolo.

È conosciutissimo oggi nell’Erboristeria moderna e viene ampiamente utilizzato per aiutare soggetti affetti da insonnia, ipertensione arteriosa e tensione nervosa soprattutto.

Qualche ricetta:

Tisana cardio-sedativa:

Crataegus oxyacantha…….flores 40 g

Melissa officinalis …………folia 30 g

Valeriana officinalis………..radix 20 g

Primula officinalis………….flores 10 g

Tisana ipotensiva:

Crataegus oxyacantha……flores 30 g

Equisetum arvense………..herba 30 g

Olea europaea…………….flores 20 g

Citrus aurantium………….flores 20 g

Nell’antica Grecia e a Roma il Biancospino era considerato una pianta fortemente simbolica legata alle idee di speranza, matrimonio e fertilità.

Le damigelle delle spose greche si adornavano di boccioli di Biancospino e le spose ne portavano un ramoscello in mano. I romani ponevano le foglie nelle culle dei bimbi per allontanare gli spiriti maligni.

La pianta indica, inoltre, il mese di maggio nel Calendario Celtico degli alberi.

La Madonna e il Biancosprino
Lucio Massari – La Sacra Famiglia – Uffizi – 1620

Esiste anche una leggenda che mette in relazione il Biancospino e la Madonna: la leggenda racconta che la Madonna, avendo lavato i vestiti di Gesù Bambino, li mise ad asciugare su un arbusto spinoso, il quale per la gioia di essere stato prescelto, da quel giorno ogni maggio, si ricopre di fiori immacolati.

ANJA LATINI

 Erborista iscritta al RNEP n. GLT0018S

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