Avena: benefici ed utilizzo
Pubblicato il Marzo 10, 2015 - Benessere
L’Avena (Avena sativa L.) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Graminaceae.
Da una punto di vista colturale è una pianta poco esigente che si adatta senza problemi ai climi freddi e umidi, per questo viene coltivata soprattutto in nord Europa.
Un esempio è il famoso porridge, tipico della cucina anglosassone, che si prepara con farina o fiocchi d’avena.
Dell’Avena si utilizzano soprattutto i frutti (semi o chicchi) che sono delle cariossidi che contengono circa il 55% di amido, 12-14% di proteine, β-glucani (fibre solubili), zuccheri, sali minerali, vitamine, l’alcaloide trigonellina, saponine (avenacosidi), flavonoidi e triterpeni (avenacine).
Dai semi si ottiene una farina usata per fare il pane o per preparare minestre.
I frutti d’Avena non decorticati sono consigliati come ricostituenti nell’alimentazione della prima infanzia, nell’adolescenza, nell’allattamento, in geriatria, negli stati di convalescenza e per stimolare l’appetito. Sono ricchi in sali minerali (Silicio, Ferro, calcio, Fosforo, magnesio, Potassio, ecc..).
Gli vengono riconosciuti proprietà energetiche di notevole potere calorico e dunque è bene consumarli specialmente nella stagione fredda e limitarne l’uso nel caso si svolgano attività prevalentemente sedentarie. Può essere utile anche nei casi di linfatismo e anemia. Alcuni principi attivi si degradano dopo i 60°; quindi va prestata attenzione nella cottura e il miglior utilizzo dovrebbe pertanto essere quello dell’avena sotto forma di fiocchi crudi (ottenuti per pressione dei chicchi freschi).
La pianta intera costituisce un buon foraggio; i suoi chicchi costituiscono la biada che è il cibo preferito per gli equini. I semi sono usati in medicina popolare per trattare disturbi del tratto gastrointestinale. Cataplasmi d’avena erano impiegati per dolori reumatici e per micosi della pelle. Anche l’uso come sedativo sembra essere antico e molto diffuso in diversi paesi. Segnalata anche un’attività ipocolesterolemizzante data dai frutti che sono particolarmente ricchi in fibre solubili. Viene inoltre raccomandata ai soggetti diabetici in quanto è un cereale che contiene meno zuccheri semplici in quanto presenta, rispetto agli altri cereali, un basso indice glicemico.
Nella paglia di Avena (parte aerea secca) si trovano prevalentemente sostanze azotate, silice, solfato di potassio, di calcio e di magnesio, cellulosa, il glucoside avenina e la vit. A.
Le parti aeree della pianta (Avena verde) si usano contro il nervosismo e nell’insonnia (in particolare l’estratto alcolico).
Per uso esterno, la paglia, sotto forma di decotto trova impiego nelle affezioni di tipo infiammatorio e seborroico-pruriginoso.
Per il ricco contenuto in amido dei semi, l’Avena è considerata un idratante ed un emolliente in dermatologia e cosmetologia. L’uso riguarda soprattutto l’infanzia.
Qui di seguito una semplice ricetta per creare un semplice cosmetico fai da te con la farina d’avena:
Maschera per il viso con la farina d’Avena
La farina d’avena è utilizzata in molte formulazioni cosmetiche per il suo effetto ammorbidente e lenitivo.
Impastate 3 cucchiai di farina d’avena con 3 cucchiai d’acqua o di infuso fiori di lavanda e 2 cucchiai di mandorle dolci.
Spalmate sul viso questa pappetta e lasciatela agire un quarto d’ora. Risciacquate bene e detergete con acqua di rose o un tonico. La pelle resterà liscia e vellutata.
Giulia Caldarelli
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