Aromaterapia: la storia

Pubblicato il Ottobre 2, 2017 - Aromaterapia

L'aromaterapia nella storia

Il termine Aromaterapia in semplicità è l’utilizzo di oli essenziali come uso terapeutico per migliorare la salute, guarire il corpo e armonizzare lo spirito.

L’olfatto è il più potente e istintivo dei nostri sensi. Tramite l’odore, il profumo, riconosciamo persone, ricordi, luoghi, essenze….

L’utilizzo degli oli essenziali per armonizzare il corpo, lo spirito e l’ambiente è un metodo molto antico.

Dalla Mesopotamia alla Persia, dalla Cina all’India, dal cuore delle Ande ai popoli Aztechi, abbiamo testimonianze delle conoscenze e degli utilizzi delle piante officinali per la cura e il benessere della persona.

Papiro egizianoNelle tombe egizie sono state ritrovate giare contenenti oli per i defunti che dopo millenni avevano mantenuto le loro fragranze intatte. Unguenti solidificati, profumi in boccette e cosmetici erano parte dei corredi funebri ritrovati dagli archeologi. Papiri e dipinti ci tramandano come gli Antichi Egizi utilizzavano suffumigi di resine e piante aromatiche per ripulire le stanze in cui si svolgevano le cerimonie più importanti, unguenti per la preservazione dei corpi dopo il trapasso, profumi e cosmetici per aumentare la seduzione…

I romani erano famosi per l’utilizzo di oli essenziali per massaggi e bagni, non a caso il termine Lavandula officinalis deriva dal latino lavare.

Il padre della medicina, Ippocrate, consigliava massaggi con oli per rinvigorire il corpo e fumigazioni con piante aromatiche per disinfettare ambienti e diminuire un possibile contagio in casi di epidemie.

Teofrasto, Dioscoride e Galeno sono nomi di studiosi Greci che applicarono l’uso delle piante officinali per il benessere e la guarigione dei loro pazienti.

Durante il Medioevo tutte le conoscenze tramandate dai popoli antichi furono preservate nei monasteri e contemporaneamente il medico-alchimista arabo Avicenna perfezionò un distillatore rudimentale proveniente dal popolo Egizio.

Da qui poi i crociati portarono in Europa questa tecnica e con l’avvento del Rinascimento, nel XVII secolo, grandi erboristi come N. Culpeper, J. Gerard, J. Parkinson descrissero gli oli essenziali quale parte integrante della medicina.

Il XIX e XX secolo videro lo sviluppo della chimica che, se da una parte confermava le proprietà e le virtù degli oli essenziali, dall’altra portava all’abbandono della tradizione per introdurre le molecole di sintesi.

Nel 1937 il chimico René Maurice Gattefossè pubblico un libro dal titolo “Aromatherapie: Les huiles essentielles, hormones végétales” coniando ex novo la parola che oggi tutti associamo agli oli essenziali: Aromaterapia. Egli fece uno studio accanito sull’olio essenziale di Lavanda come riparatore per ustioni e ferite, a seguito di un curioso incidente avvenuto su sé stesso nel suo laboratorio.

Jean Valnet proseguì gli studi di Gattefossè e li approfondì testando le proprietà antisettiche e antinfettive di svariati oli essenziali sui pazienti feriti in guerra.

E via via fino ad oggi la ricerca e lo studio delle piante officinali e quindi degli oli essenziali è in grande sviluppo. Nuovi oli con nuove proprietà vengono introdotti e testati e la crescente popolarità delle medicine Naturali crea scuole e corsi per approfondire il meraviglioso mondo delle essenze, che sono l’anima delle piante.

Chi si avvicina all’Aromaterapia scopre che può essere un aiuto completo e naturale per ritrovare il benessere e l’armonia del proprio essere.

FRANCESCA SCALMANA

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