Angelica sinensis: il ginseng femminile

Pubblicato il Settembre 19, 2014 - Benessere

Angelica sinensis benefica per la donna

Dong Quai sarebbe il nome dell’Angelica sinesis secondo la Medicina Tradizionale Cinese.
Ed infatti è da qui che proviene questa meravigliosa pianta, considerata dalla tradizione asiatica la “pianta delle donne”, il tonico femminile più importante.

Da millenni viene utilizzata dalla tradizione cinese per tutti i sintomi ginecologici, mestruali o legati alla menopausa.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’Angelica viene classificata come pianta “calda” in grado di smuovere e tonificare il sangue che, secondo una concezione più moderna, si intende un’attività miglioratrice della circolazione.
Nei paesi asiatici l’Angelica è appunto conosciuta come rimedio in caso di “scarsità di sangue” e cioè, parlando in termini più occidentali, nelle situazioni di anemia, pallore, palpitazioni e atonia generale.

Il suo utilizzo principale si riconosce nella regolarizzazione del flusso mestruale e nel ridurre i sintomi tipici della sindrome premestruale sia all’inizio, caratterizzati da crampi, spasmi e costipazioni, sia in caso di cronicizzazione prolungata.
Studi più moderni hanno riconosciuto le potenzialità dell’Angelica sinesis introducendola a pieno regime anche nella fitoterapia moderna come rimedio per alleviare i disturbi mestruali soprattutto come preventivo (assumendola almeno due settimana prima della comparsa delle mestruazioni) ma anche come impiego continuativo per i casi più cronici.
Della pianta la parte che viene utilizzata perché ricca in principi attivi è la radice che contiene anche una componente volatile, responsabile di gran parte dell’attività benefica.

Il suo utilizzo per i problemi femminili è giustificato dalla spiccata attività spasmolitica dell’Angelica, in grado quindi di agire sulla muscolatura liscia uterina e dell’intestino alleviando il tipico mal di pancia, ma efficace anche nei dolori cronici dello stomaco e in generale ogni qualvolta il fattore nervoso risulta alla base del disturbo funzionale.

Rimanendo sempre all’interno della sfera femminile, l’Angelica cinese è indicata anche per alleviare i disturbi della menopausa quali vampate di calore, contrazioni uterine, osteoporosi con azione benefica contro la perdita di calcio.
Sembra anche svolgere una buona azione immunostimolante e antiossidante.

La sua sorella Occidentale è l’Angelica archangelica L. (= Angelica officinalis Hoffm.), anch’essa conosciuta per la sua azione sulla circolazione, sulle turbe premestruali, nei problemi digestivi e gonfiori addominali.
Anche questa specie possiede una lunga tradizione legata a una sfera più sacra: la pianta infatti veniva coltivata principalmente nei monasteri dell’Europa centrale e per le sue virtù veniva chiamata “Erba degli Angeli”, quasi fosse venuta dal regno dei cieli.

Sia l’Angelica cinese che quella occidentale si associano ad altre piante con azione simile come Camomilla, Luppolo, Salvia, Achillea, Melissa e Agnocasto tutte piante specifiche per il benessere femminile.

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