Ottobre 18, 2021

ANETO: UTILIZZO, PROPRIETÀ E TRADIZIONE

L’Anethum graveolens L. appartiene alla famiglia delle Apiaceae (ex Umbelliferae). Il suo nome deriva dal greco ànetos = sciolto, scapigliato; dalla forma delle foglie che somigliano molto a quelle del Finocchio, del Coriandolo e dell’Anice.

Si tratta di una pianta erbacea annuale, anche se allo stato selvatico può comportarsi pure da biennale; alta 40-100 cm. Originaria del Medio Oriente; è coltivata in tutto il mondo, e in Italia è diffusa soprattutto in Puglia, ma è presente anche in Piemonte ed in altre regioni.

Fin dai tempi antichi trova impiego come pianta curativa, nominata anche nel “Papiro di Ebers” (1550 a. C.). I gladiatori romani si massaggiavano con questa essenza prima della lotta.

Ildegarda di Bingen la consigliava per “reprimere gli stimoli sessuali”. L’azione principale, tuttavia, si esplica sull’apparato digerente: è stimolante, riscaldante, antispasmodica, vermifuga e carminativa. Si usa contro il vomito nervoso e il singhiozzo, è galattogena e scioglie il catarro.

L’Aneto bruciato con dell’Iperico, serviva ad allontanare i temporali, il che significava semplicemente che la sua forza fortemente aromatica è in rapporto con il calore cosmico. (Le piante medicinali; W. Pelikan)

La radice è fittonante, lunga 10-30 cm. I fusti sono sottili, ramificati all’apice, cavi, striati e glabri di colore verde chiaro. Le foglie, di colore verde-glauco, sono alterne, con guaine che avvolgono il fusto, 3-4 pennatosette con segmenti filiformi. I fiori, piccoli e con 5 petali gialli, sono riuniti in ombrelle del diametro di 15-20 cm, ciascuna costituita da 20-40 raggi diseguali. La fioritura si ha in giugno-luglio. Il frutto, un diachenio di colore marrone scuro e di forma ellittico-ovale, con un’ala laterale chiara, è liscio, con coste dorsali poco prominenti, lungo 5-6 mm, largo 3-4 mm e spesso 0,5-1,0 mm.

I cosiddetti “semi” sono in realtà dei mezzi frutti secchi.

La droga è costituita dai “semi” essiccati, interi o macinati, oppure dalle foglie e dalle sommità fiorite fresche od essiccate.

La pianta fresca o secca viene impiegata in cucina per aromatizzare zuppe, insalate, piatti di pesce, verdure, salse etc., mentre i semi interi o macinati, sono utilizzati per aromatizzare pane, pasta, zuppe e salse.

L’Aneto viene utilizzato soprattutto per aromatizzare la verdura sott’aceto.

Il suo aroma è molto forte, pungente, e si avvicina molto a quello del Cumino. Il sapore è piacevolmente piccante.

Costituenti principali: l’olio essenziale ricavato dai frutti è costituito principalmente da: carvone (nota centrale caratteristica) e fellandrene, che da soli ne costituiscono circa il 60%. Altri componenti importanti sono: dillapiolo, limonene, miristicina, cimene, anetofurano e pinene.

L’olio essenziale viene distillato in corrente di vapore dai semi o dalla pianta intera.

Inoltre i frutti contengono circa il 20% di sostanze grasse.

Attività: azione spasmolitica, aromatizzante, eupeptica, colagoga e coleretica, diuretica, battericida. L’azione spasmolitica è sostenuta dal carvone.

Impiego: singhiozzo, vomito nervoso, aerofagia, flatulenza; coadiuvante nelle turbe minori del sonno e nelle coliche infantili (infuso). Inoltre è dotato di attività galattogoga.

L’olio essenziale ha mostrato, in studi effettuati su esseri umani, la capacità di modificare alcuni parametri dell’attività elettrica del cervello, modificazione che è stata interpretata dagli autori come di tipo sedativo. (Kubota ed al., 1992)

La Commissione Europea consiglia l’uso dell’olio essenziale per dispepsie spasmodiche e batteriche, a dosi di 0,1-0,3 g/die. L’olio esercita azione antibatterica; l’eugenolo esercita una forte attività antimicrobica ad ampio spettro.

In Brasile vengono riconosciute alla pianta proprietà antiemorroidali (infuso ottenuto con le parti aeree). La riduzione dei noduli emorroidali sembra tanto più rapida quanto più alta è la concentrazione in carvone. Può essere impiegato anche l’estratto fluido della pianta fresca. (Freise F.W., 1938, Pharm. Zentralh.)

Si sconsiglia l’utilizzo dell’O.E. in gravidanza e con i bambini.

Condimenti per insalata:

100 ml di olio di Sesamo, 4 gocce o.e. di Noce moscata

100 ml di olio d’Oliva, 6 gocce o.e. di Basilico, 10 gocce o.e. di Origano

100 ml di olio di Nocciole, 5 gocce o.e. di Aneto, 3 gocce o.e. di Maggiorana

(Dizionario degli oli essenziali; di Dr. Med. B. Rieder e F. Wollner)

 

 

Infuso composto (H. Leclerc):

Aneto frutti 30 g, Angelica frutti 20 g, Tiglio somm. fior. 50 g.

S/ un cucchiaio da minestra per tazza d’acqua bollente in infusione per 15 minuti.

GIULIA  CALDARELLI

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