Andrographis paniculata: pianta per raffreddore ed influenza
Pubblicato il Settembre 26, 2014 - Benessere
In un mondo dove la perfezione e la performance fisica diventano imperativo categorico, non siamo più in grado di ascoltare il nostro corpo e capire i segnali che questo ci manda, soprattutto quando, in situazioni di stress, la linea difensiva si abbassa ed è necessario staccare la spina.
Oltre alla sempre più diffusa malnutrizione (fatta di eccessi ed abusi), non siamo neanche più in grado di rispettare i tempi corretti per una giusta ed efficace guarigione, qualunque malattia essa sia, anche se si parla di un banale raffreddore.
La potenza del corpo umano sta proprio nel lavorare secondo rapporti di causa-effetto e con precisione millimetrica, perciò un semplice stranuto, un colpo di tosse, piuttosto che l’aumento della temperatura corporea sono tutte risposte attuate dall’organo interessato al fine di ripristinare l’equilibrio alterato e riuscire mantenere lo stato di benessere.
Perciò finché si tratta delle cosiddette malattie da raffreddamento non bisogna fare del falso allarmismo di fronte a qualche linea di febbre ma, al contempo, è importante non trascurare i sintomi che, se non vengono ben affrontati, possono sfociare in infezioni secondarie più complesse.
Purtroppo è ormai abitudine ricorrere a farmaci e antibiotici, anche quando non sono strettamente necessari; ciò comporta, anche se non immediatamente, un graduale indebolimento delle nostre naturali difese immunitarie.
La Natura ci mette a disposizione un gran numero di piante medicinali in grado di aiutarci a mantenere lo stato di benessere e risultano ancora più efficaci se utilizzate come preventivi poiché possono rafforzare il sistema immunitario, rendendolo più reattivo nei confronti di agenti patogeni.
È questo il caso dell’ Andrographis paniculata, pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Acanthaceae, originaria dell’Asia ed utilizzata da millenni in Ayurveda e nella Medicina Tradizionale Cinese nel trattamento di infezioni, infiammazioni, raffreddore e disturbi intestinali.
Una pianta quasi del tutto dimenticata nella pratica occidentale, ma che è stata ampliamente rivalutata in seguito a diversi studi scientifici che misero in luce la sua efficacia nel trattamento delle infezioni delle vie respiratorie.
Dell’Andrographis paniculata si utilizzano le foglie ricche di andrographolidi, componenti attivi responsabili dell’azione immunostimolante e antinfiammatoria della droga.
Queste sostanze, nelle dosi terapeutiche, stimolano il nostro sistema immunitario a produrre un maggior numero di anticorpi in caso di infezioni batteriche e virali e prevengono la formazione di radicali.
L’efficacia e l’effetto benefico dell’Andrographis paniculata, in caso di influenza, è rafforzata e completata dall’associazione con l’Eleuterococco,chiamato anche Ginseng siberinao, che aumenta la resistenza fisica contro lo stress ambientale, aiutando l’organismo ad adattarsi velocemente alle variazioni climatiche tipiche dei cambi di stagione.
Tuttavia possono essere utilizzate anche altre piante che presentano la medesima azione adattogena ed immunostimolante come l’Uncaria Tomentosa, la Rhodiola rosea, l’ Echinacea angustifolia e molte altre.
L’azione dell’ Andrographis paniculata varia in base al dosaggio di assunzione: a basse dosi risulta molto utile come rimedio preventivo al fine di rafforzare le difese immunitarie.
Per ottenere una terapia di prevenzione efficace è consigliabile assumere la pianta, da sola o in associazione ad altri rimedi naturali, già a partire dalla fine dell’estate, alternando cicli di trattamento della durata di un mese circa ad una o più settimane di sospensione durante tutto il periodo invernale.
A dosaggi più elevati, l’Andrographis paniculata manifesta principalmente la sua azione antinfiammatoria e quindi efficace non solo per le malattie delle vie respiratorie e nell’immunostimolazione, ma anche in casi di infiammazioni croniche, come per esempio l’artrite reumatoide.
Un’altra caratteristica conosciuta, abbondantemente studiata e testata è l’effetto epatoprotettore della pianta, da tempo utilizzata proprio per la sue capacità protettive delle cellule del fegato nei confronti di sostanze tossiche e cellule cancerose (aumenta l’attività degli enzimi antiossidanti e del glutatione).
l’ Andrographis paniculata è di sicuro una pianta con effetti validi e confermati ed è per questo importante conoscerla e farne uso come efficace alternativa nel contrastare le insidie del freddo per ripristinare lo stato di benessere.
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