Amamelide: tutti gli usi e le proprietà
Pubblicato il Maggio 10, 2016 - Benessere
Amamelide, “nocciolo di strega”, witch hazel o snapping hazel e winterbloom sono vari nomi comuni attribuiti alla specie botanica Hamamelis virginiana, della famiglia delle Hamamelidaceae.
Questa pianta che si presenta come arbusto o piccolo albero è originario del Nord America orientale (come indica il nome: dallo Stato della Virginia) e del Canada, e in genere cresce in boschi umidi e luminosi e lungo i torrenti tra le rocce. I suoi rami sono piuttosto radi e le foglie grandi; la fioritura comincia in autunno e continua in inverno anche dopo la caduta delle foglie.
I fiori sessili si presentano in infiorescenze ascellari di dimensioni ridotte e in numero da 1 a 5, sono brevemente peduncolati ed hanno un calice gamosepalo a 4 denti.
I petali sono 4, liberi, di colore giallo, lunghi da 10 a 15 mm e larghi poco più di 1 mm, arrotolati a spirale nel boccio. Gli stami sono 4 alternati a staminodi (stami sterili). L’ovario è formato da due carpelli, ciascuno dotato di loggia contenente un ovulo.
Il frutto è rappresentato da una capsula lunga circa un centimetro, avvolta fino a metà dal calice. A maturità aprendosi di scatto in 4 valve è in grado di lanciare a distanza i 2 semi ovali-oblunghi, neri, lucidi.
La foglia è brevemente picciolata, ha una lamina verde, a volte tendente al rossiccio, è ovale od obovata o rotondeggiante, asimmetrica alla base e lunga 8-12 cm e larga 5-9 cm; le nervature laterali sono 5-6 per lato mentre quelle di terzo ordine sono parallele tra loro.
Il margine della foglia ha denti larghi, arrotondati a volte appuntiti, irregolari e separati da insenature larghe e arrotondate. A livello delle nervature si possono notare (con una lente) tricomi stellati piccolissimi formati da 4-12 peluzzi unicellulari riuniti alla base.
la foglia è quasi inodore mentre il sapore è amaro.
La corteccia esternamente è di colore grigio-rossiccio chiaro, mentre internamente è grigio-gialliccia. Il sughero che spesso si stacca all’interno è formato da una serie di cellule sclerose.
Secondo la Commissione E tedesca la droga è costituita dalle foglie e dalla corteccia (Hamamelidis folium et cortex).
Le foglie possono essere raccolte durante tutta l’estate (meglio giugno-luglio). La corteccia viene raccolta in primavera, prima della formazione dei germogli.
La foglia contiene tannini (8-12%) e nello specifico gallotannino, ellagitannino, amamelitannino; acido gallico, olio essenziale (costituito da idrocarburi paraffinici e aromatici, benzaldeide, ossido di linalolo, linalolo, guaiacolo, eugenolo), flavonoidi (quercetina), pectine e mucillagini.
Nella corteccia si trovano i tannini, ma non l’olio essenziale.
In vitro l’estratto di Amamelide è batteriostatico e molluschicida.
I tannini sono i principali responsabili delle proprietà astringenti ed emostatiche della droga, impiegata anche come blando anestetico locale; inoltre i suoi componenti esercitano azione antinfiammatoria. Proprio grazie a questa sua azione viene raccomandata per il trattamento delle emorroidi, delle vene varicose, per gli stati infiammatori della pelle e delle mucose, compresa la dermatite atopica, ma anche per bagni oculari in caso di irritazioni agli occhi.
L’Amamelide è anche utilizzata in caso di diarrea ed ha un’azione emostatica, quindi utile in caso di sanguinamenti abbondanti.
Una raccomandazione sull’Amamelide va fatta per l’uso interno, in quanto se la concentrazione dei tannini è troppo elevata, può provocare irritazione gastrica in soggetti particolarmente sensibili.
La denominazione di “strega” che compare in uno dei nomi comuni dell’Amamelide non ha nulla a che vedere con quelle delle favole, ma deriva dall’inglese antico wych, che significa “albero con rami ricurvi”, uguali a quelli pieghevoli utilizzati dai rabdomanti, e per questo veniva considerata una pianta magica.
L’Amamelide era nota come pianta officinale alle tribù degli Indiani d’America, i Cherokee, gli Iroquoi, i Mohegan, ed i Potawatomi che conoscevano molto bene le proprietà emostatiche e cicatrizzanti, curando irritazioni di bocca e gola, febbre, crampi mestruali, febbre e raffreddori, ustioni, punture d’insetti mal di testa, proprietà racchiuse in una sola pianta: l’Amamelide.
Successivamente i coloni europei appresero i segreti e le virtù di questa pianta e la applicarono, esportandola anche in Europa.
Oggi l’Amamelide è utilizzata per uso sia interno sia esterno, sotto forma di estratti fluidi, molli o secchi, e in cosmesi, per preparare acque distillate, colliri, tonici decongestionanti per i bambini, dopobarba lenitivi; è utilizzata per le pelli con couperose, per lenire gli eritemi solari e l’arrossamento della pelle del volto provocato dall’acne rosacea, ma anche le antiestetiche borse sotto gli occhi.
ANJA LATINI
Erborista iscritta al RNEP n. GLT0018S
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